Paolo Casiraghi e Alessandro D'Andrea: chi sono i due milanesi dispersi nell’esplosione di Suviana

Ricerche senza sosta alla centrale elettrica di Bargi, nel buio più nero e nel gelo dell’acqua

Paolo Casiraghi e Alessandro D'Andrea

Paolo Casiraghi e Alessandro D'Andrea

Milano – Ci sono anche due milanesi tra i dispersi dell’esplosione a Subiana. Si tratta di Paolo Casiraghi, dipendente di ABB di Sesto, classe ‘65, e Alessandro D'Andrea, originario di Pontedera (Pisa) ma dipendente di una azienda del Milanese. D’Andrea, 36 anni, lavora per la Voith Hydro di Cinisello Balsamo. Intanto sul luogo della tragedia si continua lavorare, nel buio più nero e nel gelo dell’acqua. Si continua a cercare disperatamente i quattro dispersi dell’esplosione della turbina nella centrale elettrica di Bargi. "Non stiamo lavorando con molte speranze di trovare vivi i dispersi. Lo scenario che abbiamo davanti non ci dà questa idea" ha detto Luca Cari, dirigente alla Comunicazione dei Vigili del fuoco. 

Il cordoglio 

"Davanti a quanto accaduto - evidenzia Vittorio Sarti segretario UILM Milano - esprimiamo tutto il nostro cordoglio e ci stringiamo ai dolore dei familiari delle vittime con l'ansia e la speranza per i 4 lavoratori ancora dispersi, tra cui il dipendente di ABB di Sesto. Domani sciopereremo per la sicurezza e dopo quanto accaduto la nostra protesta deve essere sempre più forte. Non è più possibile assistere a queste stragi continue osservando dichiarazioni e passerelle da parte del governo che pensa di più ai condoni che non alla sicurezza dei lavoratori italiani".

L’esplosione 

Erano da poco passate le 15 di ieri pomeriggio quando nella centrale idroelettrica dell’Enel Green Power, una delle più potenti dell’Emilia-Romagna, durante un’operazione di collaudo che impiegava 15 operatori, quasi tutti dipendenti di tre ditte esterne tranne alcuni di Enel con funzioni di consulenza, ecco che una delle turbine, lanciata alla massima potenza per fare una prova, è esplosa. È successo a circa 40 metri di profondità, sotto il livello del lago che proprio quella centrale alimenta e rifornisce di energia. All’improvviso, le fiamme hanno invaso tutto il piano. L’onda d’urto ha spazzato via i lavoratori. Sono tre le vittime accertate: Pavel Petronel Tanase, 45 anni, romeno ma residente nel Torinese; Mario Pisani, tarantino di 64 anni; e Vincenzo Franchina, messinese che avrebbe compiuto 36 anni tra un mese. Cinque loro colleghi sono rimasti gravemente ustionati: sono stati ricoverati negli ospedali di Pisa,Cesena e Bologna.

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