SIMONA BALLATORE
Cronaca

Disabili in classe, una mamma al liceo Parini: "Scuole a ostacoli, denunceremo"

Disabili in classe: la protesta di una mamma al liceo Parini

L’ostacolo al Marignoni-Polo Quando l’ascensore va in tilt professori e bidelli portano gli alunni a braccia per le scale

Milano, 3 novembre 2018 - Scuole senza ascensori, bagni non a norma, scalinate come muri. Dopo l’odissea dell’istituto tecnico Marignoni Polo, che da un anno fa i conti con l’ascensore che va a singhiozzo nonostante abbia fatto dell’accoglienza agli studenti disabili la sua bandiera, l’ultima denuncia arriva nel cuore di Milano da una mamma. «Open day al Liceo Parini di Milano - scrive su Facebook Elena Muserra de Luca -. Rebecca super contenta, attenta durante le bellissime parole del preside (diritti umani, diritti civili, Martin Luther King), poi inizia il giro della scuola e Rebecca non può andare da nessuna parte se non in cortile! Alla faccia delle bellissime parole, dei diritti umani, Martin Luther King! Una professoressa responsabile dell’accoglienza le dice: “Prima fanno il giro gli altri e poi mi occupo del problema!”». «Non è finita qui», assicura. E infatti ha già in programma altri open day: Carducci, Berchet, Manzoni. Denuncerà, con la figlia, gli ostacoli e lo stato delle scuole.

«Avevo avvisato della nostra presenza per non mettere in imbarazzo nessuno ed evitare situazioni umilianti - spiega la mamma - anche se non dovrebbe essere così. Il Parini era prima scelta, sapevamo che un altro ragazzo con la stessa patologia si è appena diplomato qui, ci aspettavamo tutt’altra accoglienza». Sono rimaste in cortile, sotto la pioggia.Viaggia Rebecca, e studia tanto. Ha la media del 9 e mezzo, ha scelto il Classico. E farà il Classico. «Ma il Parini è accessibile solo al piano terreno, il bagno non è a norma, l’ascensore è piccolo, non ci si entra», denuncia la mamma che insieme alla figlia - che combatte contro l’atrofia muscolare spinale - sta vagliando le opzioni. Ora è in via Vivaio. «Qui è stata accolta bene e hanno ascoltato le nostre richieste, che serviranno anche per chi verrà dopo. So che non ci sono fondi, ma con la nostra Fondazione “SMArathon” aiutiamo le famiglie in difficoltà e possiamo aprire un discorso come abbiamo fatto in passato dando 12 rampe portatili a 12 bambini, è questione di volontà».

«Tutti gli spazi al Parini sono accessibili tranne la torretta astronomica - risponde il preside Giuseppe Soddu - c’è un altro ingresso laterale su via San Marco per accedere a tutti gli spazi e un ascensore nel corpo storico. Si è appena diplomato anche un nostro alunno, siamo sempre stati attenti al tema dell’inclusione. L’ho portato io stesso in gita in Grecia, non siamo partiti finché non abbiamo trovato la struttura adatta». E mentre Rebecca si prepara a scegliere la scuola e a un nuovo viaggio fra i licei classici di Milano, anche Roberto Maviglia, consigliere della Città Metropolitana con delega all’Edilizia scolastica, promette: «Rendere le scuole più accessibili, anche nei casi più complicati, sarà un nostro compito, l’ho detto a Rebecca. Lei deve scegliere la scuola che preferisce». È un diritto. «Da una decina di anni sono stati varati interventi ma da quattro anni la manutenzione è stata carente, la situazione dei bilanci era nota. Abbiamo appena partecipato a un bando, stiamo recuperando. Abbiamo sottoscritto un accordo anche con l’associazione “Peba”, per l’abbattimento delle barriere architettoniche».