Disabili, malati, donne maltrattate I fondi Pnrr utilizzati per i più fragili

Più di due milioni di euro contro l’emarginazione: non solo casa ma anche progetti di lavoro

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Due appartamenti confiscati alla mafia diventeranno il nido di disabili che vanno a vivere per conto proprio. Doppio riscatto per il progetto di rinascita di Pioltello, Segrate, Vimodrone e Rodano, il Distretto 3, che ha ricevuto dal Pnrr più di 2 milioni contro emarginazione e povertà. Un piano complesso messo a punto dai Comuni con aspetti originali, come i 210mila euro destinati alla lotta al burnout, l’esaurimento di chi si occupa di malati, una sindrome esplosa con la pandemia. "Abbiamo inserito questa categoria per andare al di là dei proclami - spiega Mirko Dichio (nella foto), assessore ai Servizi sociali di Pioltello - l’obiettivo era fare qualcosa di concreto".

Come per chi convive con un handicap, "non abbiamo pensato solo alla casa, che è il primo nodo da sciogliere, ma anche al lavoro. I fondi del Piano di rinascita serviranno alla ristrutturazione degli immobili, ma anche a sostenere progetti di inserimento tagliati su misura caso per caso. Valore 715mila euro". Stessa filosofia per chi è scivolato nelle secche della crisi, personale o economica, e non riesce più a rialzarsi: sfrattati, padri separati, donne maltrattate, "gli alloggi che prepareremo li aiuteranno a rimettersi in sesto. E’ un progetto di accoglienza temporanea in emergenza. La rotazione garantirà accesso a quante più persone possibile". La misura vale altri 710mila euro. La rivoluzione nel welfare prevede anche il sostegno ai genitori e la prevenzione delle vulnerabilità di famiglie e bambini "con particolare attenzione al capitolo tutela minori", piano da 211mila euro. C’è poi il rafforzamento dei servizi domiciliari per garantire la dimissione anticipata e assistita dagli ospedali. Un programma da 330mila euro allargato a Trezzo, Melzo e Cernusco. "Un tema delicato - sottolinea Dichio – abbiamo capito durante la pandemia quanto sia importante potenziare la medicina territoriale e questa azione va in questa direzione". Il passaggio dalle corsie a casa è uno dei problemi che ha messo più in difficoltà i pazienti negli ultimi anni, ora si interviene irrobustendo un altro anello debole della catena. Insieme a Case e ospedali di comunità il servizio è un altro nodo della rete di protezione per tutti. Bar.Cal.

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