Delitto al Gratosoglio Confermati 18 anni per Damian Borisov

Uccise l’anziana che lo ospitav colpendola alla test con un barattolo di marmellata "Incapace di controllarsi"

La Corte d’Assise d’appello di Milano ha confermato la condanna a 18 anni di reclusione per Dobrev Damian Borisov, 24enne di origini bulgare a processo per l’omicidio della 92enne Carla Quattri Bossi, anziana che venne trovata morta, colpita molte volte alla testa con un barattolo di marmellata, il 5 gennaio del 2020 in una cascina-agriturismo nel quartiere Gratosoglio, periferia milanese. Il figlio della vittima aveva preso in affido Borisov da minorenne e il ragazzo faceva dei lavori di manutenzione nella cascina in cambio di vitto e alloggio. In primo grado per il giovane la Procura aveva chiesto l’ergastolo, ma la Corte aveva escluso l’aggravante dei motivi abietti e futili, contestata assieme a quella della crudeltà e del nesso teleologico, e aveva concesso le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti. Nonostante "l’estrema gravità" dei fatti, hanno scritto i giudici, "possono comunque essere riconosciute" all’imputato le attenuanti per vari motivi tra cui le sue "pregresse difficoltà familiari" che hanno inciso sulla "formazione della sua personalità" e la "particolare preoccupazione-ansia che stava vivendo" per le "prospettive di vita future". Ieri la Corte di secondo grado ha confermato la condanna e i tre anni di libertà vigilata, come misura di sicurezza, a pena espiata, come richiesto dal sostituto pg Lucilla Tontodonati. La difesa aveva anche parlato della "trascuratezza da parte dei servizi sociali" di fronte a relazioni che già negli anni scorsi mettevano in luce la "incapacità" del ragazzo nel "controllare gli impulsi e la sua aggressività".

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