
Presidio contro il 'Palazzo della morte' in via Lattanzio
Milano, 20 febbraio 2016 - "Basta degrado e criminalità". E' questa la richiesta dei cittadini che hanno preso parte al presidio contro la situazione in cui versa il "Palazzo della Morte" di via Lattanzio. Il palazzo è da anni abbandonato, a causa di fallimenti, passaggi di proprietà e intoppi burocratici ed è diventato una vera e propria favela, in una zona anche piuttosto vicina al centro.
"Lo stabile all'incrocio tra Via Lattanzio e Via Colletta - denunciano Silvia Sardone, responsabile del dipartimento Sicurezza e Periferie di Forza Italia Lombardia e Davide Ferrari Bardile, portavoce dei comitati di zona - è da anni abbandonato ed è diventato una vera e propria favela, occupato da tempo da delinquenti (spacciatori soprattutto), drogati e ubriachi e tanti sbandati. I 7 piani del "Palazzo della Morte" presentano uno scenario desolante tra rifiuti, aree ristoro, materassi, coperte, macerie, siringhe e veri e propri appartamenti ai piani superiori. Chiunque può accedere e ogni notte sono segnalati oltre 50 occupanti che entrano con una facilità incredibile, senza alcun controllo o barriera che limiti gli ingressi".
I manifestanti si sono radunati con numerosi cartelli "-Parole,+Fatti, Vogliamo Sicurezza - "Il quartiere merita attenzione, basta degrado" - "Meno buonismo, più sicurezza" - "Liberiamo il palazzo di Via Lattanzio" - "Stop al degrado vicino alle scuole" Presenti, spiegano ancora Sardone e Bardile, "anche genitori preoccupati per la presenza di questo palazzo a pochi passi dalla scuola. I residenti in zona chiedono la bonifica totale dell'edificio con sgombero degli occupanti e chiusura degli accessi, la messa in sicurezza in attesa che lo stabile, se non destinato ad altro uso, venga abbattuto, maggiori passaggi delle forze dell'ordine, un presidio fisso nell'area e l'installazione di telecamere di videosorveglianza nell'area". "E' l'ennesimo grido inascoltato dei quartieri di Milano abbandonati, zone che rischiano di diventare invivibili a causa della disattenzione dell'amministrazione che non risponde alle esigenze dei cittadini - aggiungono -. I milanesi aspettano i fatti e non le solite promesse dell'assessore Granelli che solo dopo questo presidio sembra voler intervenire: bisogna mettere in sicurezza l'edificio, chiudere gli accessi e restituire dignità e decoro alla zona.
Proprio sui temi della sicurezza e del degrado l'amministrazione arancione ha clamorosamente fallito, considerando questi temi non prioritari. I milanesi invece si aspettano un lavoro diverso da chi amministra la città, proprio per questo, sempre più spesso, scendono in piazza per esprimere il proprio disagio".