SIMONA BALLATORE
Cronaca

Debutta l’Erasmus degli alberghieri: 700 alunni all’estero in sette anni

Carlo Porta capofila in rete con Frisi, Lagrange e Caterina De’ Medici: "Vera ripartenza post pandemia"

di Simona Ballatore

Tre alberghieri milanesi e uno del Bresciano si uniscono in consorzio e lanciano un programma Erasmus per i loro studenti e anche per i docenti. Capofila l’istituto Carlo Porta di via Uruguay: insieme al Frisi di Quarto Oggiaro, al Lagrange di Affori e al Caterina De’ Medici di Gardone Riviera hanno stretto un’alleanza e vinto il bando per l’accreditamento “Erasmus+ Vet“.

Il piano si articola su sette anni: partiranno cento studenti all’anno che potranno intraprendere un’esperienza di lavoro all’estero per un periodo dai due ai quattro mesi. Tutto spesato, vitto e alloggio incluso. "Già prima della pandemia alcuni dei nostri studenti avevano l’opportunità di andare all’estero per l’alternanza scuola-lavoro – spiega la preside Rossana Di Gennaro –, ma con questo programma il piano di internazionalizzazione è sistematico, strutturato".

Un primo progetto pilota era stato promosso da un consorzio di scuole umbre, al quale aveva preso parte anche l’alberghiero di via Uruguay. Nasce ora la rete lombarda e da giugno partiranno i primi viaggi. Grecia, Francia e Spagna: le prime mete. Poi la mobilità verso aziende del settore alberghiero, della ristorazione e del turismo toccherà anche Irlanda e Germania. "Un’occasione anche “vocazionale“, attitudinale – sottolinea il preside del Lagrange, Federico Militante, rivolgendosi ai ragazzi – per capire se è la strada giusta o aggiustare il tiro, per confrontarsi con altre realtà. E poi è un obiettivo anche dell’agenda 2030 l’istruzione di qualità. Con questo piano si capisce ciò che gira attorno a noi in chiave europea".

Di progetto di "ampio respiro" parla il provveditore milanese Yuri Coppi, che spera nella creazione di altre reti scolastiche per cogliere le opportunità europee. Oltre agli studenti in “Erasmus“ andranno anche i prof: "Per almeno una ventina di docenti e formatori è infatti prevista la possibilità di trascorrere due settimane all’estero per partecipare a corsi di formazione sui temi della digitalizzazione e della sostenibilità economica, ambientale e alimentare – spiega la dirigente scolastica del Carlo Porta –. Come pure per l’apprendimento di lingue straniere e di strategie di inclusione". Anche la mobilità degli studenti sarà preceduta e accompagnata da attività formative che coinvolgeranno tutta la classe. I 100 studenti protagonisti saranno selezionati in base al merito: "Si terrà conto del livello di conoscenza dell’inglese – spiega Di Gennaro –, ma anche del comportamento e del profitto scolastico". Sarà un’occasione anche per studenti che difficilmente avrebbero accesso a esperienze internazionali. "Almeno il 10% dei partecipanti sarà reclutato tra quelli con minori opportunità", spiega il consorzio Mivet nelle linee guida. Tra gli obiettivi, quello di rafforzare competenze professionali e di cittadinanza oltre che le lingue e di contrastare la dispersione scolastica.

L’avvio dell’attività quest’anno ha un significato in più: "Rappresenta un importante segno di ripresa dopo la crisi dovuta all’emergenza sanitaria che ha colpito in modo particolare i più giovani", ribadiscono i presidi. Gli stage erano stati concessi a singhiozzo, i viaggi internazionali – e nazionali – sono rimasti congelati per mesi. È tempo di dare un’accelerata "per formare i professionisti di domani provvisti delle competenze in grado di fronteggiare un contesto lavorativo sempre più competitivo, cosmopolita e caratterizzato da rapide trasformazioni", ricordano dagli istituti alberghieri milanesi che si preparano ad affrontare le sfide internazionali anche “in casa“, a partire dalle Olimpiadi di Milano-Cortina.