MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

La storia di Davide, nato due volte: "Dopo il coma ha dovuto ripartire da zero"

Giusy Matranga racconta in un libro il calvario vissuto con il figlio investito 11 anni fa a Pieve: “Una storia familiare d’amore e resilienza"

La famiglia Protopapa: da sinistra papà Luca e mamma Giusy tra i figli Matteo e Davide, il sindaco Pierluigi Costanzo e l’assessora Mina Paoletti

La famiglia Protopapa: da sinistra papà Luca e mamma Giusy tra i figli Matteo e Davide, il sindaco Pierluigi Costanzo e l’assessora Mina Paoletti

Pieve Emanuele (Milano) – “Rinascere insieme“ è il titolo del libro scritto da Giusy Matranga che racconta il lungo calvario vissuto dalla sua famiglia dopo l’incidente occorso al figlio Davide il 16 gennaio di 11 anni fa. In questo viaggio difficile e doloroso Giusy ha trovato la colonna sulla quale reggersi nel marito Luca Protopapa (di professione vigile del fuoco) , e un sostegno forte e silenzioso nei sacrifici di Matteo, il fratello minore che all’improvviso si è ritrovato a essere quello più grande. Il volume è una sorta di manuale di resilienza, e racconta tutto da quel giorno drammatico in cui Davide venne investito da un’auto mentre attraversava le strisce pedonali diretto alla fermata dell’autobus. Aveva 19 anni e pochi giorni dopo avrebbe dovuto sostenere un esame all’università. Invece finì in ospedale a lottare fra la vita e la morte.

Dopo un’operazione complicata eseguita al San Raffaele di Milano, visse per 33 giorni in coma, per 165 in terapia intensiva e per anni in riabilitazione. "Quando si è risvegliato dal coma – racconta Giusy – Davide non ricordava più nulla. Non sapeva più parlare, leggere, scrivere e neppure camminare. Era come un neonato". Nonostante tutto, è riuscito a riprendere il suo percorso di studi ed è diventato massaggiatore. Domenica alla presentazione ha partecipato Antonella Cipriani, rianimatrice di terapia intensiva neurochirurgica. Colei che ha contribuito a salvare la vita di Davide. "Ci abbiamo creduto, il rischio era di lasciare a due genitori un figlio in stato neurovegetativo, ma alla fine l’intervento è andato bene". Da allora sono passati 11 anni.

Davide che si era risvegliato dopo oltre un mese di coma senza memoria. "È stato cancellato tutto del suo passato – ricorda Giusy –, ma la memoria del cuore gli ha fatto ricordare l’amore che provava per suo nonno". Parole bellissime che hanno emozionato anche il sindaco Pierluigi Costanzo e l’assessora Mina Paoletti che si sono prestati nel ruolo di presentatori dell’evento. "È strano – prosegue Giusy –: quando scrivo respiro. Ho quasi la sensazione di rinascere. Peccato però che io non possa riscrivere il passato. Posso solo raccontare per accettare e accettare per sopportare. Ho voluto condividere la mia esperienza per offrire sostegno e testimonianza a quanti ne stanno vivendo di simili". "La nostra è la storia di una famiglia scomposta che riesce a ristabilire l’ordine attraverso la forza dell’amore e della solidarietà. La storia dolorosa di un incidente che tutto cambia e travolge, ma soprattutto di una rinascita che ha il profumo della vita, una vita tutta ancora da vivere". E Davide, “nato due volte“ si batte ogni giorno per riconquistare gli anni che gli sono stati “rubati“.