Sembrano lontani i tempi in cui il sindaco Giuseppe Sala incontrava a Palazzo Marino i rapper Rondo Da Sosa e Sacky pochi giorni dopo gli scontri tra giovani e poliziotti nel quartiere di San Siro, scontri a cui avevano partecipato anche i due musicisti. Era l’aprile del 2021 e il primo cittadino ha sempre rivendicato con orgoglio il dialogo con i ragazzi anche più problematici delle periferie. Rondo Da Sosa sicuramente lo era, tanto che nell’agosto 2021 la Questura gli notificò un Daspo di due anni da tutti i locali milanesi.
Due anni dopo quell’incontro e quel Daspo, Sala è pronto a sposare una linea più dura contro i ragazzi che delinquono e contro le baby-gang. Ieri, infatti, a un cronista che gli chiedeva cosa ne pensasse delle nuove misure che potrebbero essere approvate a breve dal Governo Meloni, compreso il Daspo per le baby gang, il sindaco ha fatto capire di essere favorevole a provvedimenti del genere: "In generale, senza buttare la croce addosso ai ragazzi, c’è un disagio significativo che va fronteggiato e che non avevamo in questa misura fino a pochi anni fa. Nelle città italiane questo problema c’è in misura ancora limitata ma nelle città americane il disagio da droghe, l’alcolismo e un numero di homeless fortemente in crescita è un segno preoccupante".
Il numero uno di Palazzo Marino, a margine di un appuntamento al Politecnico in Bicocca, ha parlato anche del dell’incontro di lunedì al Viminale con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: "Dobbiamo trovare formule per confrontarci con la piccola criminalità, che però per chi la subisce è grande, che ormai è una cosa comune nelle grandi città. Anche in questo caso, ci vogliono strumenti diversi. Certo, c’è sempre la richiesta di avere più forze dell’ordine in campo, anche se ora è difficile quantificarla. Ci sono una serie di temi sui quali bisogna lavorare. Io non parlo di emergenza, perché l’emergenza dura un lasso di tempo limitato. Questo è un problema con cui le città dovranno confrontarsi a lungo. Quanto avviene a Milano – e lo dico senza polemica – viene sempre molto enfatizzato. In questo momento la gestione della nostra città, che è un patrimonio importantissimo per l’Italia, va fatta con ancora più cura".
Sala, infine, ribadisce la difficoltà per Milano di affrontare gli arrivi di migliaia di minorenni non accompagnati: "L’accoglienza deve essere fatta da tutti, il carico delle città oggi è eccessivo. Se c’è un elemento di proporzionalità rispetto alla popolazione, va rispettato. Ognuno deve fare la sua parte. Noi oggi non abbiamo strumenti per affrontare il problema dei minori non accompagnati. Quando accogli un sedicenne, non puoi metterlo semplicemente a Casa Jannacci, la questione è molto più complessa. Il Paese non era pronto a un flusso del genere. Non è un’accusa ma una constatazione".