Dalla sanità alle borse di studio: le scelte del Pirellone

Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato il Bilancio di previsione 2024-2026 con l'intesa tra maggioranza e opposizioni. Sono stati destinati 22 miliardi alla sanità, 687 milioni all'istruzione e al diritto allo studio, 495 milioni alla tutela del territorio e dell'ambiente.

Dalla sanità alle borse di studio: le scelte del Pirellone

Dalla sanità alle borse di studio: le scelte del Pirellone

Il Consiglio regionale ha approvato ieri sera il Bilancio di previsione 2024-2026 della Regione Lombardia con 44 voti a favore e 30 contrari, tutti della minoranza. Decisiva l’intesa raggiunta tra la maggioranza di centrodestra e le opposizioni di centrosinistra, un’intesa che ha portato all’accoglimento di un emendamento e di una cinquantina di ordini del giorno presentati dalle opposizioni ed ha quindi sottratto al dibattito in Aula qualcosa come 7mila emendamenti: tanti ne avevano depositati le forze di minoranza nel complesso. In sintesi l’emendamento delle opposizioni sul quale c’è stato via libera del centrodestra è quello con il quale si è stabilita una cifra certa per l’aumento dei fondi per i centri anti-violenza: 2 milioni di euro, per l’esattezza. Gli obiettivi degli ordini del giorno accolti sempre nell’ambito dell’intesa sono l’azzeramento, da qui all’assestamento, dei tagli sul diritto allo studio, in particolare sulle borse di studio, la realizzazione di tutte le Case di Comunità previste in origine, l’accelerata sull’entrata in servizio del Centro unico di prenotazione (Cup) con tanto di sanzioni per gli ospedali privati che non dovessero adeguarsi, l’aumento delle risorse per riqualificare i beni confiscati alla mafia e, infine, il monitoraggio degli stipendi garantiti dalle aziende che si aggiudicano i bandi di gara indetti dalla Regione e dalle sue società.

Sottolineato questo, ogni coalizione rivendica la propria azione. Da Alessandro Corbetta (Lega) a Christian Garavaglia (Frateli d’Italia) passando per Fabrizio Figini (Forza Italia), i capigruppo di maggioranza sottolineano che 22 miliardi, sui 32 complessivamente messi in gioco dalla manovra, sono destinati alla sanità e i fondi in favore degli ospedali, dell’edilizia ospedaliara e della riduzione delle liste d’attesa "sono aumentati di 874 milioni grazie a un nuovo accordo con il Governo". Poi si evidenziano gli altri numeri, a partire da quelli per il trasporto pubblico: "In totale 2,6 miliardi", tra i quali i 283 milioni per il prolungamento della Metro 5 da Milano a Monza, soldi già previsti dagli accordi firmati con Stato e Comuni. "All’istruzione – si sottolinea ancora – e al diritto allo studio andranno 687 milioni, mentre 495 milioni sono destinati alla tutela del territorio e all’ambiente. Infine 367 milioni per l’edilizia abitativa, 54 milioni per minori, anziani e fragilità e i 12 milioni per l’inclusione scolastica dei disabili". Per Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd, che rivendica il triplicamento delle risorse per i centri antiviolenza, questa manovra segna un "arretramento poderoso degli investimenti sull’ambiente senza convincere affatto su inclusione e politiche sociali". Quindi il Movimento 5 Stelle: "Abbiamo ottenuto un monitoraggio sui salari dei lavoratori che operano nella galassia degli appalti regionali, affinché sia loro garantita una retribuzione equa – sottolinea il capogruppo Nicola Di Marco –. È poi importante l’impegno a velocizzare l’istituzione di un’agenda unica di prenotazione". Michela Palestra e Luca Paladini, capogruppo e consiglieri del Patto Civico, sottolineano di aver ottenutino "la garanzia della realizzazione di tutte le case di comunità. Un progetto chiave per rafforzare la medicina territoriale". Onorio Rosati, capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, ha fatto approvare un ordine del giorno che chiede alla Giunta che sia valutata l’istituzione di un fondo regionale integrativo per i lavoratori dello spettacolo, del teatro e dell’audiovisivo.

Giambattista Anastasio