MAURIZIO
Cronaca

Da piazzale Baracca a corso Magenta

Maurizio

Cucchi

Dal viale di Porta Vercellina eccomi in piazzale Baracca, passando dalla bella e storica pasticceria Biffi, presente in città nientemeno che dal 1847! Getto però lo sguardo più oltre, in cerca delle bancarelle di libri a me note e che vedo, però, purtroppo, chiuse. Forse perché è domenica? Entro allora nel giardinetto minimo del piazzale, dove si impone il monumento in bronzo dedicato a Francesco Baracca, nel 1931, da Silvio Monfrini, con basamento realizzato su progetto dell’architetto Ulisse Stacchini. L’enfasi, tipica dell’epoca, con cui è raffigurato il grande aviatore, nella scultura che lo celebra, non può certo suscitare in me un sentimento di autentica e sincera partecipazione... Osservo intanto le bancarelle di fiori del piazzale, che in assenza dei libri, danno all’insieme un senso di semplice e umanissima simpatia. Faccio poi due passi in corso Vercelli, sempre elegante nel suo via vai, anche se il giorno festivo non aiuta il giocondo consumista di passaggio in cui cerco di immedesimarmi. Retrocedo allora, pacifico e senza acquisti, tornando sul piazzale e oltrepasso quel locale, in ottima posizione, che si chiama "fru eat", dove una volta o l’altra entrerò, anche se poco attratto dalla sua denominazione inglese. Non mi sono ancora abituato a queste traduzioni, visto che la nostra lingua possiede più che sufficienti parole per evitarle quasi sempre... Pedante come sono, rieccomi all’angolo del sempre da me amato corso Magenta, proprio lì dove finisce, al civico 96, e dove si ergono due scritte: "Ristorante l’Uccellina" e, sotto, "Farmacia Santa Teresa". In ogni caso è un piacere guardare la facciata del palazzo che le ospita. Si tratta della casa Laugier, liberty inizio Novecento, opera di Antonio Tagliaferri, realizzata per il barone di origini aostane di cui porta il nome e che fu edificata su resti delle cittadine mura spagnole demolite. Proseguo così, contento, verso la bella e appagante zona leonardesca del corso Magenta.