ANDREA SPINELLI
Cronaca

Da Morricone a Diabolik. La musica da vedere dei Calibro 35 torna all’Alcatraz

Sul palco di via Valtellina presentano i brani di “Nouvelles Aventures“ e quelli della colonna sonora del nuovo film sul criminale mascherato "Ispirati dal cinema anni ’60 e ’70, adesso allarghiamo gli orizzonti".

Da Morricone a Diabolik. La musica da vedere dei Calibro 35 torna all’Alcatraz

MILANO

Da Morricone alla luna. I Calibro 35 sono i campioni di quel suono dipinto, di quella canzone da vedere, di quell’immaginario musical-cinematografico sferzantearricchito dai riferimenti a Jules Verne dell’ultimo album “Nouvelles Aventures”. La banda sbarca lunedì all’Alcatraz direttamente dalla première alla Festa del Cinema di Roma di “Diabolik - Chi sei?”, per cui hanno composto un paio di brani della colonna sonora. A parlarne è l’“ideologo” del quartetto Tommaso Colliva, spezzino trapiantato a Milano, vincitore nel 2016 pure di un Grammy Award come coproduttore di “Drones” dei Muse.

Dal Maestro alle sorelle Giussani il passo è lungo.

"Fare cose belle di altri stimola la creatività pure sulle tue. Morricone è stato un capitolo protratto più di quanto avessimo preventivato perché via via ci ha preso la mano, spingendoci a realizzare non uno, ma due album ispirati dalle sue musiche. Così siamo tornati ‘a casa’ con tante idee, confluite prima in ‘Nouvelle Aventures’ e poi nei pezzi per la colonna sonora del film dei Manetti Bros. sul criminale mascherato".

Cominciamo da Diabolik.

"Il fatto che Marco e Antonio (Manetti, ndr) ci abbiano chiamati a dare un’impronta al film per lo stile che abbiamo e per quello che siamo è già di suo bellissimo. L’ambientazione anni 70 della saga di Diabolik, infatti, si sposa molto bene con la nostra musica. All’inizio avremmo dovuto fornire solo la canzone dei titoli di testa, ‘Ti chiami Diabolik’ registrata assieme ad Alan Sorrenti, poi le cose sono andare così bene che s’è aggiunta pure quella con Mike Patton (Faith No More, ndr). Nato come pezzo di tre minuti, ‘Ti chiami Diabolik’ è poi arrivato ad otto per accompagnare le prime scene del film e immergere lo spettatore nel mondo fumettistico dell’eroe in calzamaglia".

E Verne?

"I Calibro 35 sono nati prendendo in prestito gli immaginari del cinema di genere italiano anni 60 e 70, poi abbiamo allargato gli orizzonti, pur mantenendo quella componente retrò, lasciandoci ispirare da nuovi viaggi e nuove storie. E lo scrittore francese è un campione dei viaggi fantastici. Anche se l’orizzonte su cui muoviamo oggi la nostra idea di futuro è distopico, cupo, mentre nella sua produzione letteraria regna meraviglia e fiducia nel progresso tecnologico".

All’Alcatraz avrete pure degli ospiti.

"Quella nel locale di via Valtellina è l’ultima data italiana di un tour che a novembre si sposta in Europa, portandoci a Montecarlo, Londra, Parigi, Barcellona, Valencia, Saragozza, Madrid. Quindi c’è sembrato giusto invitare artisti della nostra città - anche se nessuno di noi è nato a Milano - come Roberto Dell’Era, Venerus, Arya, gli Studio Murena".