
La premiazione
Cusano Milanino (Milano), 4 giugno 2018- La storia di una comunità non è segnata solamente dai suoi monumenti, ma anche dalle attività commerciali che ne hanno scandito lo sviluppo e che continuano a garantire il loro servizio. È il caso del bar Motta di via Cooperazione. Un locale vecchia maniera, dove ancora oggi anziani e giovani si mescolano per l’aperitivo e per discutere degli eventi sportivi e dell’attualità politica. Un bar dove si respira ancora l’atmosfera d’altri tempi.
Proprio per questo motivo, nei giorni scorsi, il sindaco di Cusano Milanino, Lorenzo Gaiani, ha voluto fare visita al suo fondatore, Antonio Mazzoran, arzillo ottantenne ancora al posto di comando, e alla sua famiglia, che continua a gestire con passione il locale. Il sindaco ha voluto festeggiare il 50esimo anno di attività con la consegna di un gagliardetto del Comune e di un libro che racconta la storia della città giardino. Un gesto simbolico, ma di grande valore per il tessuto commerciale di Cusano Milanino, sospeso tra passato e futuro.
Antonio Mazzoran è arrivato nel Nord Milano da Meolo, in provincia di Venezia, quando era giovanissimo. Dopo aver lavorato per qualche anno come cameriere, si è innamorato di Natalina, immigrata da Rovigo, e con lei ha tentato l’avventura aprendo il bar. «È stato un vero azzardo - racconta Mazzoran - nel 1968 mi sono indebitato per 15 milioni di lire, pensavamo di non farcela, invece siamo ancora qui». Il suo bar per decenni è stato la porta di ingresso al quartiere di Milanino. Davanti alle sue vetrine si trovava la fermata del vecchio Trenino che collegava Milanino a Milano. Oggi il locale è gestito dai figli Monica e Massimo, ma l’atmosfera è ancora quella d’un tempo.