Milano per l'Ucraina. Il Teatro Parenti schiera Dostoevskij

Shammah: "Gli incassi del “Sosia’’ al Fondo del Comune". Iniziative di Scala, Arcimboldi, Piccolo e Quartetto

 L’assessore comunale alla Cultura Tommaso Sacchi a Palazzo Marino

L’assessore comunale alla Cultura Tommaso Sacchi a Palazzo Marino

La cultura milanese scende in campo a favore del popolo ucraino. I teatri, le orchestre e le scuole del settore si mobilitano per realizzare iniziative per raccogliere soldi da destinare al Fondo MilanoAiutaUcraina del Comune e dare spazio agli artisti ucraini, ma anche ai dissidenti russi. L’assessore comunale alla Cultura Tommaso Sacchi ieri mattina nella Sala Alessi di Palazzo Marino ha chiamato a raccolta i responsabili delle istituzioni culturali milanesi e sono stati loro a illustrare gli eventi pensati per dire "sì" alla pace e "no" alla guerra.L’iniziativa annunciata del Teatro Franco Parenti diretto da Andrée Ruth Shammah colpisce perché affronta senza ambiguità la polemica dei giorni scorsi sul rapporto tra gli intellettuali russi e la guerra voluta da Vladimir Putin. "Tutto il ricavato della prima de “Il Sosia” di Fëdor Dostoevskij e parte del ricavato della prima di “Zio Vanja” di Anton Čechov, entrambe previste il prossimo 22 marzo saranno devoluti al fondo #MilanoAiutaUcraina", spiega la Shammah, che aggiunge: "Dobbiamo porre attenzione anche ai dissidenti russi". Ilaria Borletti Buitoni, intanto, annuncia che la Società del Quartetto già martedì sera ha devoluto gli introti della sua esibizione a Croce Rosse e Caritas, ma non solo. Il Quartetto "riserverà, per tutti i concerti sino a fine stagione, 100 biglietti gratuiti che verranno destinati direttamente ai profughi ospitati da Casa Jannacci e dalla Caritas Ambrosiana. Sì, certo, quei rifugiati ora hanno altri problemi, ma noi vogliamo farli sentire parte della nostra comunità. La cultura non è mai neutrale, ma è sempre dalla parte delle pace e delle vittime della guerra". Claudio Longhi del Piccolo Teatro anticipa che "la nostra scuola accoglierà alcune allieve ucraine di arte drammatica nei corsi di formazioni di Kiev", mentre Gianmario Longoni spiega che "il Teatro degli Arcimboldi ospiterà per un fine settimana gli artisti del Circo di Kiev in fuga dalla guerra" e "sta organizzando un Galà di danza con etoilles internazionali per il 7 aprile il cui incasso sarà devoluto al Fondo comunale e alla Croce Rossa". Al Teatro alla Scala, infine, il 4 aprile ci sarà il Concerto della Pace, i cui proventi andranno al Fondo MIlanoAiutaUcraini. Il presidente della Triennale Stefano Boeri ricorda che "l’Esposizione di luglio ospiterà un padiglione ucraino".

 

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