MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Cubo di via Moscova vuoto dal 2012, il grande spreco di soldi pubblici

Locale chiuso dopo il primo crac. E il caso finisce in Parlamento

INGRESSO SBARRATO Il Cubo di via Moscova chiuso da cinque anni

Milano, 10 gennaio 2018 - Le pareti trasparenti consentono di sbirciare dentro il “Cubo” di via Moscova che si affaccia sulla piazzetta appena riqualificata. Dentro non c’è nessuno. A far da compagnia a soffitto e pavimento spuntano sedie, un bancone e altri arredi. Così dal 2012: la struttura, un’appendice della Mediateca di Santa Teresa, nata come caffetteria, ha chiuso i battenti da 5 anni e ora è inutilizzata. Teatro «eccezionale» solo per eventi temporanei e a breve termine. Come si è arrivati a questo punto? Come mai non si cercano soluzioni per riaprire il polo a pieno regime? Se lo domandano tanti, nella zona. Un tema che sta a cuore e che è approdato persino in parlamento: Lia Quartapelle (Pd) ha presentato un’interrogazione al ministro dei Beni e delle attività culturali del turismo Dario Franceschini (depositandola il 21 dicembre) chiedendogli quali iniziative intenda adottare perché il luogo venga riaperto e possa funzionare a pieno regime.

Ma andiamo con ordine. Era il 1991 quando il Comune concesse al Ministero la ex chiesa di San Giuseppe e Santa Teresa per un periodo di 30 anni, con possibilità di rinnovo, per realizzare una sezione decentrata della Biblioteca nazionale braidense che nel 1996 si è trasformata nella Mediateca di Santa Teresa. Poi, nel 2002, per completare la Mediateca (in particolare per ultimare gli impianti e gli arredi e per implementare il sistema informatico), è stato stipulato un accordo di programma tra il Comune e il Mibact: «previsto – ricorda Quartapelle – il recupero dello stabile grazie al finanziamento di Mibact, Regione e privati». E pure l’affidamento della caffetteria (il “Cubo” appunto) a una Fondazione o a un altro soggetto no profit in comodato d’uso gratuito (dal 2005). Ma «le difficoltà di gestione – come si legge nell’interrogazione – hanno generato un blocco nella concesione del Cubo e portato alla chiusura dello stabile dopo la scadenza della concessione nel 2012, nonostante le sollecitazioni sulla nuova procedura di assegnazione avanzate nel 2013 dal direttore del Demanio e patrimonio del Comune».

L’onorevole chiede «le motivazioni che hanno portato al blocco della concessione» e «quali iniziative si intendono adottare« per far riaprire il polo, dopo 5 anni. Peraltro anche la stessa Mediateca «ha ridotto gli orari di apertura», segnalano i cittadini.«Il Municipio 1 – afferma l’assessore alla Cultura Luca Foschi – si sta impegnando da diversi anni per la valorizzazione del luogo. Ringrazio l’onorevole Lia Quartapelle, attenta alla sua città: l’interrogazione è un’importante richiesta di chiarimenti al Ministero e a Brera. Ci auguriamo che questo spazio possa tornare presto a essere fruito dai cittadini e possa diventare un polo importante per la cultura».