
Una famiglia
Tempo - e supporto psicologico - per i genitori. Per aiutarli a gestire ansia e stress durante la maternità, il post-partum e i primi anni del bambino. Lo sportello di ascolto gratuito dell’università di Milano-Bicocca “Parent Time“, aperto nel marzo del 2021 per accompagnare le famiglie con bambini fino a due anni, estende ora il servizio a chi ha figli fino a cinque anni. Sino ad oggi sono stati 185 i colloqui effettuati col singolo genitore o in coppia, in base alla richiesta. L’età media dei figli di chi ha bussato al servizio è di circa 18 mesi, il range va dai 6 mesi ai due anni e mezzo di vita. Si chiede aiuto per il primogenito, ma non solo.
E si sono rivolte al servizio anche due donne, che sono state seguite dal quinto mese di gravidanza ai primi tre mesi del bambino. (Lo sportello è attivo su appuntamento tramite richiesta e prenotazione alla mail sportello.ParentTime@gmail.com). I colloqui sono effettuati online, tramite la piattaforma Google Meet, e sono previsti da uno a cinque colloqui, con la possibilità di attivare un altro ciclo di incontri a un mese dalla conclusione del primo ciclo.
«Numerose sono state le mamme che si sono rivolte allo sportello a seguito di un parto difficile, che faticano ad elaborare. Ciò che facciamo, è aiutare i genitori a ricontattare i momenti positivi della gravidanza e del parto, diminuendo l’angoscia provata", spiegano dallo sportello Parent Time, gestito dalla professoressa Cristina Riva Crugnola, professoressa di Psicologia dinamica dell’università di Milano-Bicocca. Tra le problematiche emerse, "difficoltà dovute alla pandemia". "I neogenitori si sono sentiti soli, isolati e con scarse possibilità di condivisione, tanto nel corso della gravidanza, quanto a seguito del parto - sottolineano dalla Bicocca -. La paura del contagio, inoltre, ha caratterizzato spesso anche il periodo del post-partum, limitando le visite di familiari e amici. Così, specialmente le prime fasi della genitorialità, sono state spesso vissute in solitudine e in isolamento dalle coppie".
Tra le esigenze emerse di frequente, quella di migliorare la relazione con il proprio bambino, anche per difficoltà nella gestione dei risvegli notturni, nell’allattamento e nella gestione dello svezzamento. E poi c’è un senso di inadeguatezza rispetto al proprio ruolo genitoriale: "Questa tematica emerge maggiormente nelle neomamme, che spesso si sentono non all’altezza nel nuovo ruolo genitoriale, sviluppando profondo senso di colpa, che spesso aumenta con il rientro al lavoro - spiegano dal servizio di Milano-Bicocca - ciò che cerchiamo di fare, è riflettere con le mamme rispetto al loro senso di inadeguatezza, mettendo in luce e rinforzando le loro modalità positive di essere mamme". Altra tematica comune: la difficoltà nella relazione con il proprio partner, con un altro "senso di colpa" che attanaglia spesso più le madri alla ricerca di momenti di sfogo che sembrano concedersi meno dei padri. "Cerchiamo di far sì che tra i genitori aumenti condivisione, dialogo ed aiuto reciproco, suddividendo compiti e responsabilità", spiegano da Parent Time. Un’altra richiesta di aiuto riguarda la gestione delle relazioni con le famiglie di origine e la ricerca di un equilibrio tra bisogno dei nonni e salvaguardia della propria intimità familiare.
Al termine del ciclo di colloqui coppie o singoli genitori sono chiamati a dare un giudizio sul servizio. "Dalle compilazioni ricevute, è emersa da parte dei genitori una soddisfazione elevata rispetto ai colloqui effettuati - spiegano dalla Bicocca -, i genitori descrivono l’importanza e l’utilità del percorso, sentendo che la propria richiesta di aiuto è stata correttamente accolta; c’è poi un apprezzamento elevato della modalità online di svolgimento dei colloqui, facilitante per molti neogenitori, e il desiderio da parte di alcuni di poter proseguire l’intervento per un tempo più lungo". Anche da qui la decisione di ampliare il servizio alla fascia 0-5.