
Il musicista Franco Mussida
Milano, 12 giugno 2017 - Il decreto ministeriale del Miur (Ministero dell’istruzione, università e ricerca) che autorizza il Cpm Music Institute a inserire nella sua offerta didattica anche corsi di diploma accademico di primo livello ha fatto nascere a Milano il primo polo formativo d’Italia interamente consacrato alla popular music. Una nuova eccellenza nel panorama culturale e produttivo del capoluogo lombardo e una sfida nella formazione di musicisti del futuro e tecnici del suono. Le opportunità professionali che possono nascere da questa svolta - 33 anni dopo la fondazione del Cpm da parte di Franco Mussida, presidente dell’istituto e storico chitarrista (fu tra i fondatori della band Pfm) - saranno al centro del convegno in programma domani a Palazzo Marino, in piazza della Scala (Sala Alessi, ore 10,45-13). Oltre a Mussida, organizzatore del convegno, e Loredana Pezzoni (ad Cpm), saranno presenti gli assessori del Comune di Milano Filippo Del Corno (Cultura), co-organizzatore dell’evento, e Cristina Tajani ( Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio). «Il riconoscimento ottenuto dall’offerta didattica del Cpm dal Ministero conferma questa realtà non solo come istituzione formativa di altissimo livello ma soprattutto quale protagonista della vita culturale di Milano, una città in cui la musica è da sempre protagonista», ha dichiarato l’assessore Tajani. «Da oggi i tanti giovani che si avvicineranno alla musica grazie ai corsi di diploma di primo livello potranno non solo coltivare la propria passione ma fregiarsi di un riconoscimento utile a costruire in questo modo il proprio accesso al lavoro e alla professione». Il convegno ripercorrerà la storia del Cpm Music Institute, che in oltre trent’anni ha creato un modello didattico elaborato e completo per lo studio della musica e delle professioni collegate, fino a giungere all’ottenimento del riconoscimento ministeriale che inaugura un nuovo capitolo di questa avventura fra didattica, ricerca e innovazione. Seguiranno tre tavoli di discussione. Il primo “Formazione, istituzioni e mercato” sarà moderato da Sandro Neri, direttore del “Giorno”: tra i relatori interverranno Augusto Sarti del Politecnico di Milano (coordinatore della laurea Magistrale in Information Engineering Musical Acoustics), Antonio Monzino della Fondazione Monzino e presidente Disma Musica (Associazione dei distributori di strumenti musicali), Bartolomeo Corsini ( presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano) e Flavio Ceravolo (rettore dipartimento di scienze sociali dell’università di Pavia). Il secondo tavolo “Musica, ricerca e sociale” sarà moderato da Paolo Foschini, redattore del “Corriere della Sera” con Arturo Nuara (neurologo, musicista, ricercatore del Cnr di Parma- comitato scientifico CO2), Francesca Viacava (psicologa- comitato scientifico CO2), Graziella Bertelli (responsabile della Nave, spazio di detenzione dei tossicodipendenti di San Vittore), il Maestro Marco Sciammarella (presidente di AllegroModerato, associazione che opera con la musica nel mondo delle disabilità). Il terzo tavolo “Milano e la Popular Music” sarà moderato da Fabio Santini, giornalista radiotelevisivo: interverranno Mauro Pagani (artista, musicista, arrangiatore, produttore), Eugenio Finardi (artista, cantante), Fabio Treves (musicista), Tino Tracanna (musicista, coordinatore dei corsi Jazz del Conservatorio di Milano).