Mortalità Covid: il virus non uccide ovunque allo stesso modo

Lo studio: la letalità dell'infezione da Sars-CoV-2, si attesta al 3,5% a livello nazionale. In Lombardia il valore più elevato (5,4%) e la Campania il più basso (1,3%)

Un morto di Covid-19

Un morto di Covid-19

Milano, 15 dicembre 2020 - In Lombardia è morto il 5,4% dei positivi, in Campania 1,3% in Campania mentre la media nazionale è del 3,5%.  È quanto emerge dall`analisi sui dati attualmente disponibile relativi agli ultimi due mesi in Italia e quelli registrati dall'inizio della crisi sanitaria in Europa elaborata dall`Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane dell`Università Cattolica, campus di Roma. Stando allo studio il Covid-19 non causa ovunque la stessa mortalità, ma si manifesta con estrema variabilità nelle Regioni italiane. Soffermando l`attenzione sul periodo ottobre-dicembre, in particolare sui dati dal 12 ottobre al 6 dicembre, si evidenzia che i livelli di mortalità per Covid-19 nelle Regioni italiane variano sensibilmente, a parità di prevalenza dei nuovi contagi e indipendentemente dalla struttura per età della popolazione residente. 

Gli esperti confermano "quanto già emerso sin dall'inizio dell'emergenza Covid-19", cioè che "la pandemia ha avuto intensità e letalità diverse sia in Italia sia in Europa. Tali evidenze dovranno essere analizzate e comprese dalla scienza medica e dagli esperti di organizzazione dei sistemi sanitari, poiché le differenze riscontrate - sottolineano - non sono attribuibili solo alla fragilità della popolazione anziana, quella più colpita dal virus". Difficile stabilire i motivi per le differenze regionali ed europee, che andrebbero ricercate tra un ventaglio molto ampio di fattori: carenze organizzative, ritardi iniziali nel comprendere la gravità dell`emergenza, deficit nei sistemi di tracciamento dei contagi, diversi livelli di aggressività del virus, comportamenti individuali e scelte dei Governi centrali e locali. Un'altra possibile pista interpretativa è che alcuni territori sono interessati da un livello elevato di mobilità, si tratta di luoghi in cui si svolgono la maggior parte delle proprie relazioni sociali ed economiche. Queste aree, con molta probabilità, sono state sottoposte a un rischio maggiore di contagio, la Lombardia, per esempio, è la Regione con la più alta intensità degli spostamenti e dove si è registrato un numero elevatissimo di contagi.

Dal'inizio della pandemia al 14 dicembre - si legge nell'analisi - nel nostro Paese si sono registrati 65.011 decessi da Covid-19, di cui il 36,7% in Lombardia, l'11% in Piemonte e il 10,2% in Emilia Romagna. Il rapporto tra decessi e contagi, quindi tecnicamente la letalità dell'infezione da Sars-CoV-2, si attesta al 3,5% a livello nazionale, con la Lombardia che sperimenta il valore più elevato (5,4%) e la Campania il più basso (1,3%). Secondo i dati pubblicati dall'Istituto superiore di sanità, aggiornati al 2 dicembre, l'età media dei pazienti Covid-positivi deceduti è 80 anni. Un dato che a partire dalla terza settimana di febbraio è andato aumentando fino a raggiungere gli 85 anni nella prima settimana di luglio, per poi calare leggermente sotto gli 80 anni a partire da settembre. 

Gli esperti evidenziano che, mentre la prima ondata epidemica ha interessato sostanzialmente solo il Centro-Nord della Penisola, la seconda si è sviluppata su tutto il territorio, continuando tuttavia a mostrare significative differenze tra regioni, soprattutto rispetto al numero di decessi Covid. In particolare, 'zoomando' sul periodo 12 ottobre-6 dicembre, si osserva che i livelli di mortalità nelle diverse regioni variano sensibilmente pur a parità di prevalenza dei contagi e indipendentemente dall'età della popolazione residente.  Nell'analisi si esamina anche l'andamento dei decessi segnalati nell'arco di 2 settimane in relazione ai contagi registrati nelle 2 settimane precedenti, in modo da considerare lo sfasamento temporale tra la diagnosi e la morte. Confrontando il periodo dal 23 novembre al 6 dicembre con quello dal 26 ottobre all'8 novembre, i ricercatori dell'Osservatorio notano un sensibile aumento della variabilità dell'incidenza dei decessi e dei contagi tra le regioni con il livello più alto dei contagi. Tale dinamica ha indebolito il legame tra contagi e decessi, segno per gli esperti che su questa relazione intervengono fattori di natura diversa

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro