LAURA LANA
Cronaca

Prima il Covid, poi un altro calvario: "Tre mesi per gli esami e la visita"

La denuncia di un cittadino ricoverato a novembre con polmonite bilaterale e dimesso a dicembre "Alla faccia della ricetta con priorità"

Gabriele Tromboni

Sesto San Giovanni, 24 luglio 2021 - «Esami dopo 2 mesi, anziché 10 giorni, e visita dopo 3 mesi, sempre invece dei 10 giorni della ricetta con priorità". È il miglior risultato raggiunto, con il sistema sanitario nazionale, dopo settimane di telefonate al numero verde regionale, di code al cup di Sesto e Cinisello, di reclami inviati all’Asst Nord Milano. Gabriele Tromboni lo scorso novembre è stato ricoverato al nosocomio di viale Matteotti per Covid con polmonite bilaterale e dimesso a dicembre.

«Nessuno mi ha dato un piano di controllo, quindi ho prenotato tramite il mio medico un esame spirometrico per fare poi una visita pneumologica. A febbraio la spirometria è risultata insufficiente e me ne veniva richiesta un’altra globale con altri accertamenti e a seguire visita pneumologica - racconta Tromboni -. Avevo trovato l’esame al 25 maggio a Sesto e il giorno dopo visita al Bassini di Cinisello". E qui inizia il calvario di un ex paziente Covid tra slittamenti di appuntamento e agende sanitarie piene. "Vengo chiamato una prima volta dal Bassini: la visita pneumologica veniva spostata a novembre, ben undici mesi dopo la dimissione. Una vergogna. Molti ex malati Covid mi chiedono perché non segua un follow up prescritto dall’ospedale dove sono stato ricoverato. A me è stato detto che non dovevo fare assolutamente niente, peccato che i miei polmoni presentino ancora un grossa carenza di fiato".

Dopo un primo reclamo, salta fuori un posto in via Doria Milano per il 27 maggio, "quindi torna tutto nella normalità: spirometria e dopo pochi giorni visita. Se non che, a pochi giorni dagli appuntamenti, vengo poi contattato dall’ospedale di Sesto che mi dice che l’esame pare si possa fare solo a Sesto e debba essere spostata il 12 agosto con la visita il giorno successivo. Trovo assurdo questo continuo spostamento di date, visto quanto ho passato. Per i primi di agosto avevo prenotato alcuni giorni di vacanza che avrei dovuto disdire se non si fosse trovata un’alternativa". Tromboni scrive così un ulteriore reclamo. In mezzo, telefonate al call center regionale, consigli da parte del medico di base che già gli aveva indicato l’urgenza.

A fine giugno spunta anche fuori una visita pneumologica, ma senza gli esami specifici prescritti sarebbe stata inutile. Alla fine, Tromboni ieri ha effettuato le sue analisi per stabilire il funzionamento dei polmoni e tra un mese avrà la visita. "Ho accettato questa proposta anche se non mi soddisfa perché equivale ad aver ricevuto i propri appuntamenti dopo 2 e 3 mesi, invece dei 10 giorni, alla faccia della ricetta con priorità. Questo non è garantire il diritto alla salute".