Covid, giù dal treno un pendolare su 5

L’effetto della pandemia che si vorrebbe finita dappertutto non molla la presa sui treni regionali lombardi: l’anno scorso non è tornato a bordo un viaggiatore su cinque, rispetto agli 820 mila che si contavano nel 2019, ed erano crollati del 30,5% nel 2021, regredendo a un numero che si osservava nel 2009. È il bilancio impietoso di Pendolaria, il rapporto annuale di Legambiente: "La preoccupazione dovrebbe essere recuperare questi 150 mila viaggiatori – ragiona Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – O si è capaci di rispondere oppure meglio aprire il servizio ferroviario regionale alla concorrenza, accettando l’ingresso di operatori più competitivi". Il trasporto ferroviario regionale lombardo, pur contando sulla flotta più consistente d’Italia,

nonostante la flotta più grande d’Italia, “scivola“ sul servizio che "è assolutamente necessario migliorare", si legge nel rapporto che assegna la maglia nera a tratte in provincia di Pavia, "per permettere ai pendolari di viaggiare bene e togliere auto dalle strade. Utilizzando al meglio l’infrastruttura esistente, migliorando le prestazioni e utilizzando i posti disponibili sui treni regionali si eviterebbero fino a 200mila viaggi in auto al giorno".

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