Covid, Galli: "Contagi reali più di quelli dichiarati in Italia"

Secondo l'esperto i casi sono in risalita ma c'è una sottostima nel nostro Paese, come emerge dal confronto con la Germania

I contagi in Italia sono in salita, ma i numeri dichiarati sono minori di quelli reali

Parole forti quelle pronunciate da Massimo Galli, ex direttore di Malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano, secondo il quale la conferma di una sottostima dei casi nel nostro Paese è evidenziata anche dai dati dei contagi della Germania molto più elevati dei nostri negli ultimi 28 giorni, "ingiustificatamente", considerati i parametri simili.

Questo accade anche perché, secondo Galli, non tutte le infezioni vengono registrate. Per esempio "delle persone che hanno fatto la terza dose vaccinale e si infettano spesso non ci sono segnalazioni". La posizione dell'infettivologo arriva nel giorno in cui il bollettino Covid segna un nuovo balzo con 76.260 contagi in 24 ore e 153 decessi, e con un tasso positività a 14,8%.

"La cosa importante però è il riflesso dei contagi sugli ospedali che, fortunatamente, non è negativo in maniera clamorosa attualmente. Dobbiamo ovviamente evitare che si ripetano ritardi nella gestione di tutte le altre patologie", conclude Galli, sottolineando che l'altro fattore da considerare è l'autunno, e serve "arrivarci preparati, per esempio avere i bambini assai più vaccinati di quanto lo siano adesso sarebbe una buona cosa. E sarebbe utile arrivarci con il Green pass e non con gli sconti".

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