Covid a Milano: in città contagi oltre quota 6mila

Nei centri tamponi minorenni a caccia di test per il rientro a scuola, la Regione: screening non previsto

L’hub tamponi a Rho Fiera aperto per fronteggiare le richieste sempre in aumento

L’hub tamponi a Rho Fiera aperto per fronteggiare le richieste sempre in aumento

Milano - Per la prima volta dall’inizio della pandemia, a Milano città si è andati oltre i seimila contagi. È successo nelle ultime 24 ore: il bollettino diramato ieri dalla Regione fa segnare, per l’esattezza, 6.151 nuovi casi. In tutta l’area metropolitana se ne sono contati 16.879 e in tutta la regione 51.857. Per il secondo giorno di fila si è quindi superata la soglia dei 50mila nuovi positivi. Numeri da variante omicron. Aumentano anche i ricoveri per Covid nei reparti ordinari (108 in più, 2.420 in totale in regione) e i decessi (47 in più, 35.240 in totale) ma calano i ricoveri in terapia intensiva: 226, quindi 8 in meno dell’altro ieri.

Il contrasto al virus passa ora soprattutto dalla vaccinazione dei bambini tra i 5 e gli 11 anni. A sottolinearlo è Giuseppe Banderali, direttore di neonatologia e pediatria all’Ospedale San Paolo di Milano e vicepresidente della Società Italiana Pediatria. Banderali premette che in pediatria i ricoveri sono aumentati molto rispetto alla prima ondata perché diverse erano le condizioni: "Ricordiamoci come vivevano i bambini nel 2020: scuole chiuse, le attività sportive chiuse, non potevano uscire di casa. Adesso i nostri bambini, i nostri adolescenti fortunatamente hanno avuto un autunno quasi normale con scuole aperte, attività sportiva aperte".

"Naturalmente – aggiunge poi – il numero delle ospedalizzazioni e dei bambini che hanno poi bisogno di cure particolari è incrementato soprattutto nella fascia dei non vaccinati, quella sotto i 12 anni, perché logicamente il virus si diffonde più rapidamente in un gruppo di popolazione non immunizzata. L’ostacolo per il virus sono i vaccinati: in una popolazione dove il 90% è vaccinato, il Covid deve andare a trovare i 10 che non lo sono". E a proposito di minorenni, ieri la Direzione Generale Welfare della Regione ha diramato una nota chiarificatrice: "Non è previsto ad oggi alcuno screening o test preventivo per ricominciare la frequenza scolastica. Non lo prevedono né le indicazioni regionali, né quelle di livello nazionale". Una precisazione arrivata "in seguito – si legge nella stessa nota – alle segnalazioni relative all’autopresentazione di minori presso i centri tamponi senza alcuna richiesta del medico curante correttamente corredata di quesito diagnostico, ma motivata dalla supposta necessità di effettuare un tampone per screening o test preventivo per la ripresa della presenza a scuola". Per il resto, "a poco più di una settimana dalla creazione di una apposita task force regionale per i tamponi, oggi (ieri ndr ) in Lombardia non si sono registrate code e disagi", assicura Guido Grignaffini, responsabile della stessa task force. Ieri in Lombardia i tamponi sono stati oltre 215mila. La media settimanale supera il milione.

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