
La comunità italo-boliviana celebra la “madonna di Urkupiña”
Milano, 26 luglio 2018 - «Sabato 11 agosto chiuderà al traffico corso Buenos Aires e noi lo abbiamo scoperto dal passaparola. Inaccettabile». Sul piede di guerra c’è il presidente di Ascobaires, associazione che raccoglie i commercianti di corso Buenos Aires, Gabriel Meghnagi. Non è tanto la chiusura in sé a infiammare gli animi dei negozianti dell’arteria commerciale della città, quanto «i modi», sottolinea Meghnagi, che è anche referente della rete associativa vie di Confcommercio.
Non è una novità, infatti, che il corso venga chiuso al traffico per iniziative e manifestazioni. E l’11 agosto lo sarà per una processione religiosa in occasione della festa della comunità italo-boliviana. L’evento è già pubblicizzato su Facebook: si celebra la “madonna di Urkupiña”, la madonna detta dell’Integrazione. Alle 11 la messa alla parrocchia del Redentore di via Palestrina. Dalle 12.30, via al percorso danzante lungo corso Buenos Aires. Da qui, la chiusura al traffico. «Il corso – spiega Meghnagi – resterà chiuso come minimo qualche ora, a seconda dell’affluenza, certamente significativa, che la processione avrà». Il suo, sottolinea, è un «no al fatto compiuto, chiaramente la comunità peruviana e la sua giusta esigenza di festa non c’entra nulla». A non andarargli giù è «innanzitutto il metodo inaccettabile usato dall’amministrazione – sottolinea Meghnagi –. Infatti è totalmente mancata una consultazione preventiva. Inaccettabile anche nel merito: per corso Buenos Aires sabato 11 agosto ha la stessa importanza, come affluenza e attività di negozi e pubblici esercizi, di un sabato di giugno in piena stagione. Per questo tipo di eventi religiosi si sceglie in genere la domenica e così, in una volta precedente, era avvenuto».
È anche la scelta del sabato, quindi, giorno dello shopping per eccellenza, ad agitare i commercianti. Se ogni giorno il corso è meta di decine di migliaia di persone a spasso per compere, il sabato i numeri si moltiplicano. E anche se la città si svuota prima di Ferragosto, «i turisti ci sono sempre», il punto di vista dei commercianti che già si erano risentiti per la data “tardiva” d’inizio dei saldi (il 7 luglio), spiegando che sarebbe stato meglio avere una deroga per cominciare prima. Ora, la processione e la conseguente chiusura «non annunciata». «Se il metodo, da parte del Municipio 3 e del Comune – conclude Meghnagi – è quello di decidere senza informare chi poi ne ha le conseguenze dirette, allora è inutile sedersi ai tavoli con gli amministratori locali. Chiediamo a Municipio 3 e Comune di rivedere la decisione presa”. ». Gli risponde Massimo Scarinzi, assessore al Commercio del Municipio 3: «Quello della comunità italo-boliviana sarà un passaggio in strada. Non è stata chiesta l’occupazione di suolo pubblico e neppure il patrocinio al Municipio 3. Capisco il disagio dei commercianti ma penso che una sfilata di mezz’ora a metà agosto non causerà particolari difficoltà. Anzi, una comunità in corteo consentirà di vedere in strada parte della ricchezza della nostra Milano multietnica».