
Il fumo denso si è alzato in cielo, visibile per alcuni chilometri. Tanto spavento, ma per fortuna tutti i volontari stanno bene: nessuno è rimasto coinvolto nel devastante incendio che ha distrutto domenica sera un’ambulanza, un veicolo per i trasporti secondari (anche di persone disabili) e l’auto di un volontario, parcheggiati nell’area esterna, in via XXIV maggio, della sede della Corsico Soccorso. "Eravamo dentro in assemblea quando abbiamo notato un bagliore: erano le fiamme divampate in un secondo - ricorda la presidente Chiara Russo -. Siamo corsi fuori, abbiamo svuotato tutti gli estintori che avevamo ma l’incendio era già troppo esteso". A spegnerlo, ci hanno pensato i vigili del fuoco. Sul posto anche i carabinieri della Compagnia di Corsico a cui sono affidate le indagini. Per ora, non si esclude alcuna pista e si indaga sull’ipotesi del dolo, avvalorata da un particolare che è emerso nel racconto di alcuni testimoni. Poco prima dell’incendio, un uomo, origini straniere, si è presentato fuori dalla Croce completamente ubriaco e ha iniziato ad aggredire verbalmente i volontari, senza motivo. In mano, ricorda chi lo ha visto, aveva una bottiglia di alcol. Potrebbe essere stato lui ad aver provocato l’incendio. Seguendo l’identikit dei testimoni, i carabinieri setacciano il territorio, tenendo in considerazione tutte le ipotesi.
"Le forze dell’ordine faranno chiarezza su quanto successo. L’Amministrazione è e sarà vicina a un’importante realtà che ha sempre dato un contributo importante alla nostra città", ha commentato il sindaco Stefano Martino Ventura che è andato subito sul luogo dell’incendio domenica sera "per verificare l’accaduto ed esprimere solidarietà alla Corsico Soccorso" ha spiegato. Solidarietà anche da tanti cittadini: si sono messi a disposizione per dare una mano alla storica associazione, una delle pochissime che può contare sulla forza di soli volontari, circa un centinaio. "A nome di tutte le associazioni esprimo sostegno emotivo e operativo a Corsico Soccorso - commenta Luca Puleo, presidente del Comitato Regionale Anpas Lombardia -. Ci siamo subito attivati per supportarli. Ci associamo alla dichiarazione del presidente Anpas Nazionale, Fabrizio Pregliasco, richiedendo che le istituzioni possano fare chiarezza sull’accaduto in modo rapido. Volontari e dipendenti devono sentirsi sicuri: non possiamo essere bersaglio di nessuno". Mentre si attende chiarezza, la presidente assicura: "Non ci facciamo fermare".
Francesca Grillo