
Corsico, tragico incidente in via Piave
Milano, 18 gennaio 2021 - Dovrà rispondere dell’accusa di omicidio stradale l’uomo di 32 anni, origini marocchine e regolare in Italia, che sabato sera ha provocato l’incidente in cui ha perso la vita Renato Fabbi. Il 60enne di Casorate Primo è morto schiacciato nell’abitacolo della sua Fiat Seicento dopo che la Bmw guidata a forte velocità dal 32enne l’ha travolta in via Piave. All’origine dello scontro, uno stop non rispettato. Fabbi era di ritorno a casa dopo essere passato a fare gli auguri di compleanno al nipote. Al suo fianco era seduta la moglie che ha riportato gravi ferite dovute all’impatto: è ricoverata all’ospedale Niguarda e le condizioni sono serie, anche se, per fortuna, non è in pericolo di vita.
Il responsabile dell’incidente aveva abbandonato sul posto l’auto, risultata intestata a un prestanome, ed era scappato. Ma la fuga è durata poche ore: il 32enne si è presentato nel pomeriggio di domenica davanti ai carabinieri di Corsico e, accompagnato dal suo avvocato, ha raccontato di aver avuto paura, «non mi sono fermato perché non avevo la patente», ha dichiarato. Infatti le indagini dei carabinieri guidati dal maggiore Domenico La Padula hanno accertato che l’uomo si era messo al volante senza aver mai conseguito la licenza di guida. In più, gli approfondimenti hanno messo in luce precedenti dell’uomo legati allo spaccio di droga nel Sud Milano.
Ma la vicenda non è ancora chiusa: alcuni testimoni hanno raccontato quella sera di aver visto il 32enne in compagnia di un amico, anche lui nordafricano, che si è dato alla fuga. I carabinieri stanno setacciando ogni traccia lasciata dall’eventuale complice che non ha prestato aiuto ai feriti. Non sarà semplice: in zona non ci sono telecamere. Mentre si cerca di chiudere il cerchio della vicenda, i cittadini richiamano il Comune a un’attenzione, per quegli incroci vicino al quartiere di piazza Europa, che manca da troppo tempo.
«Sono anni che chiediamo semafori e dossi in questi incroci pericolosi – dicono gli abitanti –. Non è la prima volta che capitano incidenti, troppo spesso abbiamo dovuto raccogliere dall’asfalto motociclisti e vittime di violenti scontri. I segnali di stop non bastano più». In effetti sono tanti gli incidenti nella zona. Non solo all’incrocio tra via Piave e via Vittorio Veneto, dove ha perso la vita il 60enne, ma anche nell’intersezione con via IV Novembre e ancora in via Montello. Il sindaco Stefano Ventura assicura: «Provvederemo a rivedere la viabilità della zona per studiare soluzioni che possano cercare di evitare gli incidenti».