
M2, metropolitana verde
di Marianna Vazzana
Una corsa pericolosa tra i binari della metropolitana alla stazione Cadorna. L’interruzione della linea. L’inseguimento per bloccare i responsabili, quattro ragazzi, di cui tre fuggiti e uno acciuffato dai carabinieri: un diciassettenne tunisino, che è stato denunciato per interruzione di pubblico servizio e accompagnato in una struttura di accoglienza. Questo succedeva venerdì sera attorno alle 22.30 sulla linea rossa. L’ennesimo episodio che crea scompiglio e porta disagi ai passeggeri di trasporto pubblico e pure ai dipendenti Atm. È stato il personale dell’azienda dei trasporti a notare i quattro giovani attraversare i binari sotterranei, azione vietatissima, e a sospendere quindi immediatamente la linea in via precauzionale. Subito sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Radiomobile, che erano impegnati in un servizio straordinario con Atm per la sicurezza del trasporto pubblico, i quali hanno bloccato uno dei quattro giovani mentre gli altri tre sono riusciti a scappare. La circolazione dei treni è quindi ripartita, dopo 5 minuti. E questo è solo l’ultimo episodio di tensione. La serata di martedì 1° novembre un intervento dei militari è stato necessario alla fermata Dergano, linea gialla, perché un ragazzo ubriaco, che poi si è scoperto essere un diciottenne algerino, senza fissa dimora, con precedenti per reati contro il patrimonio, ha occupato e bloccato un ascensore e poi spintonato il personale Atm. Non contento, ha pure frantumato con una gomitata il vetro di un tornello. È stato denunciato per danneggiamento aggravato, interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale.
E il giorno prima, erano le 21.30 di lunedì 31 ottobre, un agente di 33 anni in servizio nel mezzanino di piazzale Abbiategrasso, linea M2, è stato preso a pugni da un uomo descritto come italiano e che è riuscito a scappare prima dell’intervento della Polmetro. Pretendeva di utilizzare l’uscita riservata alle persone con disabilità anziché passare dai tornelli, nonostante gli fosse stato spiegato che non era possibile, anche perché in quel momento quel passaggio era in riparazione. Risultato: due pugni al volto al dipendente Atm, poi accompagnato all’Humanitas di Rozzano con un occhio nero e gonfio e il labbro rotto (due giorni di prognosi). Il sindacato Orsa ha chiesto l’intervento del nuovo Governo. Anche perché domenica scorsa non è mancato un altro episodio: in piazzale Lugano, un uomo a bordo del filobus 90-91 ha distrutto con calci e pugni il vetro della cabina di guida del conducente. Solo perché, a causa della calca, non era riuscito a scendere alla sua fermata.