Corpo Volontari Soccorso, appello al sindaco Sala: "Rovinati dalle multe"

L’associazione di Protezione civile rischia di chiudere i battenti: 40mila euro di sanzioni ai nostri mezzi, il primo cittadino cancelli tutto

L’Ambrogino d’oro consegnato all’associazione Corpo Volontari Soccorso Onlus

L’Ambrogino d’oro consegnato all’associazione Corpo Volontari Soccorso Onlus

Milano, 20 gennaio 2020 -  L’associazione Corpo Volontari Soccorso Onlus, premiata con l’Ambrogino d’oro nel 2017, rischia di morire. Sì, perché a tre dei loro 25 mezzi con tanto di sirene e scritte sulle fiancate sono state comminate multe per oltre 40 mila euro a causa di una serie di disguidi burocratici sulla registrazione delle tre targhe per l’autorizzazione all’accesso nelle Zone e traffico limitato e nelle corsie preferenziali all’interno di Milano. Disguidi la cui responsabilità, almeno in parte, è della stessa associazione, come ammettono gli stessi responsabili del Corpo Volontari Soccorso, che però chiedono al Comune di trovare una soluzione che garantisca la sopravvivenza dell’associazione. Il presidente Claudio Agostinelli sottolinea: "I 40 mila euro di multe da pagare mette a rischio la sopravvivenza della nostra associazione. Lanciamo un appello al Comune affinché si trovi una soluzione".

Il volontario e avvocato dell’associazione, Dominique Roviero, sottolinea che "l’unico che può cancellare le multe è il sindaco Giuseppe Sala. Quindi lanciamo un appello al primo cittadino perché annulli le sanzioni con la procedura dell’autotutela. Siamo una realtà riconosciuta sul territorio da oltre 20 anni. Vogliamo solo continuare a dare una mano alla comunità. Certo, noi abbiamo delle responsabilità, non abbiamo subito capito come erano state modificate le procedure per la registrazione delle targhe, procedure che negli ultimi anni sono state modificate, prevedendo tre passaggi burocratici invece di uno. Responsabilità che hanno portato alle sanzioni. Ma senza l’annullamento degli oltre 40 mila euro di multe il Corpo Volontari Soccorso morirà".

Ma come si è arrivati a oltre 40 mila euro di sanzioni? I responsabili dell’associazione si sono accorti in ritardo dell’arrivo delle multe, perché queste ultime sono state notificate nella vecchia sede di Milano, nel frattempo chiusa chiusa per aprire la nuova sede a Bresso. Risultato: le prime notifiche delle multe si sono trasformate in cartelle esattoriali per il mancato pagamento delle sanzioni. Risultato finale: senza l’intervento del Comune, il Corpo Volontari Soccorso – che gestisce la Protezione civile a Cormano e Bresso e, che in accordo con il Tribunale di Milano, fa svolgere lavori di pubblica utilità e corsi agli automobilisti a cui viene ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza – sarà costretto a chiudere i battenti.

Il consigliere comunale di Forza Italia Gianluca Comazzi raccoglie il grido d’allarme dell’associazione e sottolinea: "Trovo incredibile che chi presta servizio in maniera volontaria, sfidando qualsiasi condizione atmosferica per fronteggiare ogni tipo di emergenza, venga tartassato dal Comune di Milano con decine di sanzioni al solo scopo di far cassa. Ricordiamo che queste persone garantiscono, tra le altre cose, la rimozione e il taglio delle piante e la sicurezza delle nostre scuole. Mi auguro che si tratti solo di una mera questione burocratica. Chiedere a una realtà di questo tipo un esborso di 40 mila euro significherebbe decretarne la chiusura definitiva".

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