REDAZIONE MILANO

Fase 2, via a test sierologici su autisti Atm. Sala: "La Regione dica chi farà i tamponi"

Il primo cittadino chiede chiarezza sulle categorie di cittadini a cui sarà concesso di fare tamponi e test

Beppe Sala

Milano, 6 maggio 2020 - Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, chiede a Regione Lombardia di fare "chiarezza" sulle politiche di test e tamponi e lo fa con il consueto video messaggio sui social. In particolare il primo cittadino osserva: "Un paio di giorni fa l'assessore al Welfare ha detto testualmente 'i test sierologici non hanno assolutamente alcun valore diagnostico, invito tutti a non farli, li ritengo inutili'. Il giorno dopo riceviamo da Ats Lombardia, in risposta ad una nostra richiesta di sottoporre a tampone e test i dipendenti del Comune di Milano, una lettera in cui dice che 'sono imminenti ulteriori provvedimenti di Regione in merito al tema della sorveglianza e della ricerca della diffusione del contagio'".

Cosa vuol dire secondo Sala "non è chiarissimo ma alla fine la domanda semplice è: a che categoria dei cittadini verrà concesso di fare i tamponi e la stessa cosa a che categoria di cittadini verrà concesso di fare test?". Parlando poi della decisione di sottoporre a test sierologici i conducenti di Atm, insieme all'Università Statale, Sala ha  precisato che "la responsabilità di test e tamponi è di Regione Lombardia, noi non stiamo facendo nessuna fuga in avanti ma vogliamo dare il nostro contributo con una istituzione seria come l'Università degli studi, in quello che il professor Galli definisce un vero e proprio studio".

Per il professor Massimo Galli, primario di malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano, il dibattito sull'utilità o meno dei test sierologici per intercettare il covid 19 "si sta ormai sgranando davanti alle evidenze, che sono sempre più frequenti e importanti francamente. Visti anche gli ultimi lavori e visto quello che siamo riusciti a fare nei nostri laboratori per la validazione di questi test avrei pochi dubbi sulla loro utilita', per lo scopo che ci prefiggiamo, ovvero uno screening generale". Galli, 'intervistato' dal sindaco di Milano, aggiunge che "tantissimi cittadini stanno chiedendo a gran voce di avere una risposta su quella che è stata la loro condizione, se si sono o non si sono infettati, o se sono ancora infettivi oppure no. E questo è importante per loro e per tutta la comunità, è evidente che non si è contenti di uscire di casa con dei dubbi".

Dalla Regione è arrivata una precisazione in merito alla questione test sierologici. "L'Ats Città Metropolitana di Milano ha provveduto nei giorni scorsi a richiamare le caratteristiche, le tipologie e i destinatari delle analisi sierologiche" e per questo "ogni altra iniziativa ricade sotto la responsabilità degli organizzatori" ha precisato in una nota l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, a proposito delle segnalazioni di iniziative di enti e aziende che propongono di effettuare test sierologici per la ricerca di anticorpi anti Coronavirus. "Dal 23 aprile scorso - ha sottolineato Gallera - Regione Lombardia ha in effetti avviato l'esecuzione di test sierologici attraverso un prelievo di sangue venoso periferico, ma questa campagna serve a verificare se un organismo ha sviluppato anticorpi neutralizzanti. Le analisi sono rivolte, in questa fase, a cittadini in quarantena, e ai loro contatti, che non avevano eseguito il tampone".