Coronavirus, Fontana: niente ospedale in Fiera

Il governatore lombardo: "La Protezione civile non è in grado di darci quanto promesso per la terapia intensiva"

Attilio Fontana

Attilio Fontana

Milano, 13 marzo 2020 -  L'ospedale nella ex Fiera Campionaria di Milano non si farà. Almeno per ora. Lo ha detto il governatore di Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel corso della diretta Facebook  in cui ha incontrato la stampa per comunicare le principali novità in tema di coronavirus.

Stop ai letti nell'ex Fiera

"La Protezione civile non è in condizione di fornirci quanto promesso" ha detto Fontana a proposito dei 500 letti di terapia intensiva che si volevano allestire nei padiglioni del Portello a Milano. "Ci stiamo interessando sul mercato internazionale per trovare letti di  rianimazione - ha aggiunto - Speriamo di avere risposte positive dai fornitori".

Zero contagi nella "zona rossa"

Sui contagi, il governatore ha informato che  "il trend di crescita è ancora in crescita ma ho la sensazione che le misure adottate a breve daranno i risultati sperati, è solo una sensazione però".  Fontana ha aggiunto che  !abbiamo elaborato i dati arrivati dalla zona rossa e oggi sono arrivati a crescita zero". Un modello, ha aggiunto che è "da prendere come riferimento, come modello. L'ho comunicato al Ministro Speranza che era molto soddisfatto di questa notizia e la comunicherà agli altri territori per ribadire che le misure vanno applicate rigorosamente".

I mezzi pubblici 

La Regione ha incontrato i sindaci per discutere del "problema del trasporto pubblico locale e per comunicare quali indicazioni verranno prese" per la riduzione del contagio. Indicazioni che poi dalla Regione "saranno comunicate alle agenzie dei territori", ovvero una "riduzione della circolazione extra urbana fino all'80% e di quella urbana fino al 50%". Si procederà - ha detto Fontana  - a una "rimodulazione per quanto riguarda i picchi di utilizzo: se ci sono momenti particolarmente affollati si cercherà di evitarli con - ad esempio - un pullman bis su alcune corse, che segue quello principale e riduce l'affollamento a bordo, oppure con un numero maggiore di vagoni per i treni; in alcuni casi saranno messi a disposizione treni ulteriori". Da un lato dunque una "riduzione del servizio, dall'altro un aumento nei momenti di maggiore necessità"

Il mondo del lavoro

Sul fronte economico,  Regione Lombardia ha incontrato " i rappresentanti delle attività produttive per verificare quali siano le attività assolutamente imprescindibili e quali sono le garanzie che devono essere riconosciute ai lavoratori che devono continuare a lavorare". 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro