
Paura nella sede centrale Aler di viale Romagna
Milano, 7 marzo 2020 - Era già a casa da una settimana, alle prese con sintomi influenzali compatibili con l’infezione da Covid-19. Ieri è arrivato l’esito del tampone: positivo al coronavirus. Così, in mattinata, il dipendente dell’ufficio fiscale di Aler, che lavora nella sede centrale di viale Romagna e che è in condizioni giudicate non preoccupanti, ha contattato il suo responsabile per informarlo di essere stato contagiato.
A quel punto , i vertici dell’azienda lombarda per l’edilizia residenziale hanno fatto scattare immediatamente i protocolli dettati dal Ministero della Salute, che prevedono innanzitutto la sanificazione degli ambienti abitualmente frequentati dall’impiegato, che comunque non ha mansioni che prevedano il contatto con il pubblico. Gli altri cinque componenti dell’ufficio fiscale sono stati mandati a casa in via precauzionale per le canoniche due settimane di isolamento: lavoreranno in smart working, così da garantire la continuità del servizio.
Sin dall’inizio dell’emergenza coronavirus, fa sapere al Giorno il direttore generale Domenico Ippolito, gli ingressi nella sede di viale Romagna sono stati contingentati, per evitare affollamenti in un luogo chiuso e allo stesso tempo consentire agli utenti di mantenere la distanza di sicurezza di un metro consigliata dagli esperti. Per questo, sui venti sportelli abitualmente a disposizione dei cittadini, ne sono stati attivati soltanto cinque, così da ridurre al minimo l’afflusso contemporaneo di persone.
Nella stessa direzione – quella di ridurre il numero di utenti che si presentano quotidianamente nella sede centrale e scongiurare così lunghe code che possano trasformarsi in pericoloso veicolo di contagio – è andato pure il recente provvedimento dell’assessorato alle Politiche abitative di Regione Lombardia che ha prorogato di due mesi la scadenza per il completamento della cosiddetta "Anagrafe dell’utenza", una sorta di censimento periodico di coloro che vivono negli stabili popolari: la deadline, inizialmente segnata sul calendario al 30 aprile 2020, come ogni anno, è stata spostata al 30 giugno 2020.