GIULIA BONEZZI
Cronaca

Malpensa, milanesi 2 positivi su 3. E metà ha dai venti ai trent ’anni

Il bilancio dello screening: a Linate controllati 1.800 passeggeri in 10 giorni, il tasso più alto di contagiati a Orio

Passeggeri in aeroporto

Milano, 1 settembre 2020 - Dei 43 positivi al coronavirus scovati dai quasi diciottomila tamponi (precisamente 17.825) fatti in undici giorni all’aeroporto di Malpensa - «Una macchina efficiente, rodata e pronta qualora il Governo decida di effettuare» i test molecolari «anche a viaggiatori provenienti da altre nazioni oltre a Spagna, Grecia, Croazia e Malta», ha rimarcato l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera - più di due terzi, 29, erano milanesi della città o dell’hinterland. Gli altri tornavano in Brianza (3), nella Bergamasca, nel Pavese e nel Varesotto (due per provincia), a Como, a Bologna, a Torino, a Livorno, a Roma. Venivano dalla Spagna in 27, in 14 dalla Grecia, in due dalla Croazia. Quattro sono bambini o ragazzi dai sei ai 16 anni, tre sono cinquantenni, quindici hanno da 31 a cinquant’anni e ventuno - quasi la metà - sono giovani dai 21 ai trent’anni. Domenica, ha sottolineato Gallera, i gazebo dell’aeroporto della brughiera sono arrivati a duemila tamponi; e hanno superato i duemila la domenica precedente, 23 agosto, con 2.084 test dei quali poi sei sono risultati positivi. Non è stata quella la giornata più produttiva nella scoperta dei contagiati: l’indomani, lunedì 24, ne sono stati trovati 8 con 1.716 tamponi, e altrettanti il primo giorno di screening, giovedì 20, con mille tamponi meno di domenica (1.084). Il sabato precedente, il 22, addirittura 13 su 1.694 controllati.

A Linate, che è partito un giorno dopo lo scalo varesino e ha volumi quotidiani diversi (fino a 700 persone dai Paesi dell’ordinanza ministeriale, contro i fino a settemila di Malpensa), sono stati fatti 1.837 tamponi in dieci giorni, individuando 12 positivi (lo 0,65% dei controllati). Detto che il tampone è obbligatorio per chi torna da Spagna, Grecia, Croazia e Malta, ma farlo in aeroporto è facoltativo, sabato 22 è stata la giornata più intensanel city airport, con 403 passeggeri controllati (dei quali 102, praticamente l’aereo intero, di un Alitalia da Ibiza). Seguono, per intensità, il debutto, venerdì 21, con 257 viaggiatori testati, e domenica 30, con 243, mentre le giornate di “morbida“ sono state mercoledì 26 e giovedì 26, con 78 e 59 tamponati. Per chi vola su Orio al Serio i tamponi li fa, come a Linate, il Gruppo ospedaliero San Donato, ma in drive through alla Fiera di Bergamo; lo screening è partito sabato 22, e a domenica sera erano stati testati per il coronavirus 3.711 passeggeri dell’hub delle low cost, che registra, in proporzione, il più alto tasso di positivi tra gli scali milanesi: 33, cioè lo 0,88 per cento.