Coronavirus, Patrizia Zanetti nel tunnel: "Che paura, ne sono uscita con l’amore"

Doppio tampone negativo per la cantante: "La malattia è durata 45 giorni"

La cantante Patrizia Zanetti

La cantante Patrizia Zanetti

Milano, 12 maggio 2020 - La «Patty» , Patrizia Zanetti, si esibisce da anni, come solista, nei locali milanesi. Abituata alla folla, effervescente, sempre allegra e circondata da amici. Eppure, entrata nel tunnel del coronavirus, pensava di non farcela. Per fortuna, dopo tanta sofferenza, il responso: doppio tampone negativo. E nel dolore tanti le hanno dimostrato amicizia e solidarietà. "Non mi ha mai spaventato la febbre – racconta ora – a volte mi sono esibita con 39. A febbraio, dopo aver cantato in una festa per la Fashion week, sono andata Torino a trovare il mio fidanzato. Avevo quasi 40 di febbre, stravolta, dormivo sempre e non avevo appetito, tossivo, nausea e vomito. Spaventata, ho chiamato il numero per il coronavirus, ma non avevo problemi respiratori e sono rimasta a casa. Dopo nove giorni di febbre alta, il ricovero. I medici hanno avuto difficoltà a curarmi perché risultavo allergica ad alcuni farmaci. La malattia è durata 45 giorni. Una volta dimessa, sono tornata a casa del mio compagno Edoardo che mi ha accolto, nonostante fossi positiva. Un rapporto a due con mascherina e guanti. Mi ha accudito come una bambina. Grande prova d’amore!".

Era terrorizzata? "Mai avuto paura, ma per la prima volta ho pensato di non farcela. Di abbandonare la mia adorata mamma. Ho avuto la forza dagli amici e dalla preghiera".

Il personale sanitario? "Amorevole, attento e scrupoloso".

E dopo la convalescenza? "Prendiamo tutte le precauzioni, senza vivere nel terrore".

Cosa le lascia l’esperienza? "Mai avrei pensato di ricevere tanti gesti d’amore. Dopo giorni, sono riuscita a leggere i messaggi, un centinaio al giorno. Alcuni amici recapitavano la spesa a mia madre che vive sola, altri mi hanno fatto perfino un bonifico sapendo che vivo solo del mio lavoro. Una lezione di vita: diamo amore per il piacere di farlo, senza aspettarci niente in cambio. È il miglior regalo che possiamo fare agli altri".

Il suo futuro lavorativo? "È tutto sospeso, ma io non mi sono fermata e con alcune colleghe portiamo la musica a casa della gente, esibendoci sul web della piattaforma Iris. Donazione libera. La vita va avanti".  

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