GABRIELE MORONI
Cronaca

Cornelia, i 100 anni della signora maestra di Parabiago

I ricordi dell’insegnante delle elementari di Parabiago alla vigilia dello speciale traguardo: "Gli alunni mi sono rimasti nel cuore".

di Gabriele Moroni

Per i suoi cento anni, che compirà domani, le sarebbe piaciuto fare una bella festa e magari rivedere qualcuno dei vecchi alunni. Ma non è stato possibile, colpa dell’onda lunga della pandemia. Ci hanno pensato i figli, Giuliano e Gloria, che hanno fatto confezionare una serie di penne con la scritta “Cornelia 100 anni 281920-282020”. Cornelia Airaghi, maestra alle elementari di Parabiago. “Signora maestra“ come si diceva allora, quando il dirigente scolastico si chiamava direttore didattico e il bidello non era ancora operatore scolastico. La famiglia è di Vanzago, ma Cornelia nasce a Castelmassa (Rovigo), dove il padre si è trasferito l’anno prima per lavoro. Diploma magistrale a Verona, le prime supplenze nel Basso Polesine. Il ritorno in Lombardia. Nel ‘48 il matrimonio con Giampietro Prandoni. L’insegnamento a Lodi, Melegnano, Cantalupo, a Parabiago e nella frazione Ravello. Di ruolo alle elementari di Parabiago. Prima, seconda, terza. In quarta subentrava il maestro. Nel 1969 il pensionamento.

Allora, signora maestra. Com’erano gli scolari di una volta?

"Sicuramente buoni, dal primo all’ultimo. Volevano tanto bene a noi maestri. A me ne volevano davvero. Mi facevano tanti regali, anche se io non volevo. Mi ricordo una volta una scatola di cioccolatini che non finiva più. Alle scuole di Ravello c’era un bambino che si divertiva a tenere pulita l’aula. Lo chiamavano ‘lo scopino’".

Il ricordo più bello?

"Tanti, tantissimi".

E il più brutto?

"Questo". Dall’album delle fotografie ne esce una, in bianco e nero. La maestra accompagna la sua classe, tutti incolonnati con i loro grembiulini neri. È il funerale di Luigi Croci, un ragazzo travolto in autostrada. L’anno scolastico è il 1951-‘52.

Come maestra era severa?

"Severa non troppo. Ero più portata a lasciare correre. Certo dovevano studiare, si capisce".

La materia preferita dai suoi scolari?

"Matematica".

Matematica, possibile?

"Possibile sì. A me piaceva moltissimo e lo trasmettevo ai ragazzi. Poi storia e geografia".

Alunni diventati famosi?

"Olindo Garavaglia, che è stato sindaco di Parabiago. Bravissimo e buonissimo. Il chirurgo Ernesto Morlacchi".

Ricorda l’ultimo giorno di insegnamento?

"Ma no. Sono passati troppi anni". Ma sì che lo ricorda, signora maestra. Oppure ha cercato di rimuoverlo come si fa con i ricordi tristi. © RIPRODUZIONE RISERVATA