
di Alessandra Zanardi
Il controllo del vicinato? Un’iniziativa che a Cerro al Lambro è declinata al femminile. Sono numerose le donne che hanno deciso d’impegnarsi in questa iniziativa per contribuire alla sicurezza collettiva, cercando di prevenire furti e truffe attraverso l’osservazione del territorio e un rapido passaparola.
Su 25 gruppi oggi attivi tra il capoluogo, Cerro, e la frazione Riozzo, 13 sono guidati da donne. Alcune di loro hanno capito l’importanza di presidiare il territorio dopo aver vissuto delle esperienze concrete, dirette o indirette. È il caso di Daniela Servidati, coordinatrice del gruppo 16 a Cerro: "Una notte, a Capodanno, una coppia di vicini di casa si è ritrovata la villetta svaligiata - racconta -. Nessuno nella via si è accorto di nulla, se non un’anziana signora che ha sentito del trambusto, ma comprensibilmente non se l’è sentita di andare a controllare. In quell’occasione ho pensato che se ci fossero stati maggiori contatti, noi vicini di casa avremmo forse potuto fare qualcosa. È uno dei motivi che mi hanno spinta verso il controllo del vicinato, un’iniziativa che è anche una forma di coesione sociale".
Caterina Ippolito, coordinatrice di un gruppo a Riozzo, in passato ha avuto qualche esperienza sgradevole. "Ho subìto più di un furto. Una volta sono entrata in casa, ho visto le stanze a soqquadro e sono scappata: i ladri erano ancora dentro - ricorda -. Il controllo del vicinato contribuisce ad aumentare il livello di attenzione. Sapere che, se scatta l’allarme quando sono fuori casa, i vicini vanno a dare un’occhiata mi fa sentire più sicura".
A Cerro al Lambro il controllo del vicinato è partito nel febbraio 2016 e ha subito trovato terreno fertile. Nel tempo l’iniziativa è cresciuta e si è consolidata anche grazie all’abile regia di Leonardo Cordone, referente locale dell’associazione per il controllo del vicinato. È lui a tenere le fila di un progetto che oggi, in paese, coinvolge 250 nuclei familiari. "Rispetto agli uomini, le donne trascorrono più tempo in casa, perciò sono più portate al controllo. Siamo anche molto propense alla socializzazione, ci muoviamo con spirito collaborativo", rileva Giovanna Vitali, al timone del gruppo 15 a Cerro, dove su 8 componenti 7 appartengono al gentil sesso. "Le donne si lasciano coinvolgere maggiormente nei progetti che richiedono partecipazione e sono più attente a ciò che accade intorno a loro - è il parere di Alessandra Speriani, a capo del gruppo 13, sei donne su 9 componenti -. Non ci tiriamo indietro, tanto più che non ci viene richiesto un impegno gravoso, ma solo di tenere gli occhi aperti e far girare i messaggi".
Dopo che il controllo del vicinato ha preso piede tra i cittadini, ora l’obiettivo è estendere il progetto ai commercianti: tra Cerro e Riozzo si sta lavorando in questo senso. È in corso la raccolta delle adesioni da parte degli interessati.