Maria Rita
Parsi
La sindrome del vampiro Sarò complottista ma, ispirandomi con rispettosa modestia al romanzo “Spillover” di David Quammen che, già dieci anni fa, all’ipotesi della “zoonosi” affidava “ il salto di specie dei virus dagli animali all’uomo” , mi viene da pensare la stessa cosa. Ma in tema inverso. Ovvero che, ad oggi, nulla hanno definitivamente ottenuto contro il virus dell’umano “potere distruttivo” e delle sue varianti, i vaccini, nel tempo, prima e dopo Cristo, individuati dal pensiero, dalla spiritualità, dalla ricerca scientifica, dalle scienze umane. Vaccini, per citarne soltanto alcuni, quali le religioni, lo studio della storia, l’arte, la filosofia, la pedagogia, la sociologia, la psicologia, la psicanalisi, le neuroscienze, l’astrofisica. Così è partito, non a caso dalla Cina, il Covid 19, un virus letale, varianti annesse!, che ha condannato a morte atroce milioni di persone ed ha messo in ginocchio la libertà di vivere, i diritti e le economie del mondo e, soprattutto, quelle delle democrazie occidentali ed europee. Ancora oggi, peraltro non si sa bene se questo virus -o qualcuno esattamente , lo sa? - sia partito da animali quali i pipistrelli, simbolicamente associabili ai fiabici “vampiri” o, invece, se a partorirlo, per umano errore, sia stata proprio la fuga di quel mortale veleno dai cinesi laboratori di ricerca. Ma in che modo e dovuto a chi? E, se così fosse, chi risarcirà di tanto dolore,morte,rovina economica le vittime? Non certo il popolo cinese, sospeso tra i lavori forzati e i grattacieli di Hong Kong, altrettanto colpito e prigioniero di questo irrisarcibile danno e di una guida quale Xi Jiping. Un leader capace, con feroce spietatezza, di far accompagnare fuori, addirittura dai valletti del Congresso, Hu Jintao,ex Presidente della Repubblica Popolare Cinese, di fronte alla straboccante assemblea del Partito Comunista Cinese . E Hu Jintao proprio non si aspettava di essere fatto fuori così, davanti a tutti. Non capiva, cercava con lo sguardo l’altrui negata attenzione. Ed era sconvolto, esitante, spaventato per quella pubblica condanna, la cui esecuzione ha fatto virtualmente il giro del mondo. Proprio come il Covid 19! Proprio come l’input guerrafondaio, non a caso dato, subito dopo, dall’alleato Putin che ha colto l’occasione di dare il via all’attuale guerra in Ucraina, a lungo covata- Balcani , docent!- per mettere, se possibile, ancor più in ginocchio soprattutto le economie e le riserve energetiche ed alimentari delle democratiche nazioni europee. Ovviamente, un “odio ergo sum” , in contrapposizione all’Alleanza Atlantica e, soprattutto, agli odiati americani che - perché no? - anche loro, hanno primeggiato in Vietnam, a Cuba, in Afganistan ecc.ecc., laddove si sono distinti con interventi militari a dir poco tragicamente letali ed involutivi per quei popoli da “liberare”. Che fare, allora? Informarsi e formarsi umanisticamente e scientificamente; affermare il valore della salute mentale: promuovere, ovunque, la diplomazia della pace e il confronto costruttivo nel rispetto della storia, dell’arte, del pensiero , delle tradizioni e delle risorse naturali e produttive di ciascun popolo. Accogliere la protesta degli ambientalisti, esaltare il valore della diversabilità, del coraggio e della fede.