Contagiato dal fungo-killer candida auris Muore a 79 anni: fatale un mix di batteri

MILANO

È morto con il “fungo killer“, per la prima volta isolato nel reparto dell’ospedale Sacco. "Ma non si può dire che ci sia un collegamento diretto fra la morte e la candida auris", sottolinea Antonio Castelli, responsabile della Terapia intensiva. Un uomo di 79 anni, che dopo otto mesi in rianimazione in Grecia era stato trasferito nell’ospedale milanese, si è spento ieri mattina per una crisi settica. Il tampone che gli era stato fatto al momento del suo ingresso nella struttura, una decina di giorni fa, era risultato positivo a due batteri multiresistenti e alla candida auris. Fungo che si era dimostrato "sensibile" alle cure subito iniziate con un antifungino che dunque si stava dimostrando efficace.

L’anziano era finito in terapia intensiva per un problema cerebrale. Dopo otto mesi in Grecia, dove aveva avuto varie complicanze di tipo settico, la famiglia aveva deciso di riportarlo in Italia e al Sacco è arrivato con problemi gravi di decubito, completamente dipendente dal ventilatore, e appunto con la candida auris ma anche e soprattutto due batteri multiresistenti. La candida è un fungo descritto per la prima volta nel 2009, dopo che era stato isolato in Giappone dall’orecchio di una donna (ecco perché “auris“). In Italia il primo caso di infezione invasiva venne identificato nel 2019, seguito da un focolaio che poi interessò le regioni del Nord nel periodo pandemico, come si legge sul sito Epicentro dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Dal 2019 sono stati descritti o notificati sia casi importati che casi autoctoni, per un totale di circa 300 in un focolaio epidemico che ha coinvolto principalmente Liguria ed Emilia Romagna.

"È un fungo che conosciamo bene perché abbiamo avuto in Italia diversi casi, anche mortali, e che dobbiamo combattere perché può colpire chi è ricoverato in ospedale" commenta Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova. "Purtroppo – aggiunge – è il frutto dell’utilizzo inappropriato degli antibiotici, e nel caso specifico gli antifungini, che ha reso la candida più resistente. È quindi un microrganismo resistente ai farmaci, che ha una elevatissima mortalità che può arrivare al 50%, quindi uno su due di chi è colpito può rischiare la vita. Non allarmiamo la popolazione, ma gli ospedali devono essere coscienti che quando ci sono casi come questo si deve fare un gran lavoro di controllo delle infezioni".

M. Cons.