MONICA AUTUNNO
Cronaca

Consorzio del Villoresi. Si riparte dalla sicurezza: la priorità del futuro

Tributo dell’assemblea per Folli, 20 anni alla guida: il testimone passa a Rota. Sarà un quinquennio di attività strutturale, monitoraggio idrico e maxi progetti. Dopo l’alluvione di maggio aperto un tavolo tecnico regionale di monitoraggio.

Tributo dell’assemblea per Folli, 20 anni alla guida: il testimone passa a Rota. Sarà un quinquennio di attività strutturale, monitoraggio idrico e maxi progetti. Dopo l’alluvione di maggio aperto un tavolo tecnico regionale di monitoraggio.

Tributo dell’assemblea per Folli, 20 anni alla guida: il testimone passa a Rota. Sarà un quinquennio di attività strutturale, monitoraggio idrico e maxi progetti. Dopo l’alluvione di maggio aperto un tavolo tecnico regionale di monitoraggio.

Consorzio Est Ticino Villoresi, dopo vent’anni alla guida dell’ente di gestione dei navigli milanesi "lascia" il presidente Alessandro Folli, è stato al timone negli anni delle grandi opere, degli investimenti e della trasformazione, ma anche in quelli difficili della grande siccità e delle alluvioni, frutto, anche, dei cambiamenti climatici in corso. L’avvicendamento alla presidenza dello storico ente è stata ufficializzata durante l’ultima seduta del cda, l’altro giorno: il testimone passa ad Alessandro Rota, imprenditore agricolo e già vice di Folli. Eredità importante: in vista un nuovo quinquennio di attività strutturale, monitoraggio idrico e maxi progetti.

Il tributo dell’assemblea e del nuovo presidente è stato per Folli, "che, con passione, determinazione e competenza - così una nota post assembleare - ha saputo trasformare il Consorzio da ente commissariato a realtà tra le più solide nel mondo della bonifica e dell’irrigazione, importante interlocutore delle istituzioni ed estremamente credibile agli occhi dell’opinione pubblica". Cambio ai vertici e non solo. Con Rota sono stati eletti in seno al consiglio Antonio Bonati in qualità di vicepresidente e un terzo componente del comitato esecutivo, Daniele Porta. Un dicembre di passaggio di consegne e anche di bilanci, tracciati oltre che in assemblea, anche nel corso di un convegno dedicato proprio all’attività del consorzio Est Villoresi dal 2004 al 2024.

Una video cronistoria traccia i passaggi fondamentali di un ventennio di attività: dalla messa in sicurezza della diga di Panperduto alla riqualificazione turistico-fruitiva di tutta l’area, dalla realizzazione di una centrale idroelettrica in partnership con Enel Green Power ai significativi interventi di messa i sicurezza, riqualificazione e valorizzazione del sistema dei Navigli (con particolare riferimento ai grandi interventi in occasione di Expo).

"Quello che Rota - così il presidente uscente e lo staff dell’ente - riceve in eredità è un consorzio di bonifica solido, ben strutturato, un sistema di canali capillare e distribuito su un vasto territorio, che necessita di costante manutenzione e massima cura anche alla luce dei cambiamenti climatici in atto, che impongono, per il futuro, di investire sempre più sulla rete di canali per adeguarli alle mutate condizioni di disponibilità idrica". Per quel che riguarda alcune zone dell’hinterland, e fra queste la Martesana, la sfida numero uno. Est Villoresi sarà attuatore nei prossimi anni di progetti di grosso calibro (anche economico) per vasche di laminazione, adeguamenti tecnologici e interventi spondali in funzione anti alluvione. Un tavolo tecnico regionale è stato aperto su questi temi subito dopo la disastrosa alluvione del 15 maggio scorso e si riunisce periodicamente alla presenza di tecnici e di amministratori dei Comuni del bacino, in primis quelli dell’est milanese andati disastrosamente a bagno. Quel giorno, nell’area “rossa” di Villa Fornaci, esondarono non solo gli storici canali a rischio del sistema delle Trobbie ma anche il Naviglio Martesana.