"Compro bitcoin", rapinato da due minori

Arrestati i diciassettenni che a settembre a Paullo attirarono in una trappola online un uomo di Verona

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di Patrizia Tossi

Agganciano l’acquirente su internet fingendo di vendere bitcoin, ma quando la vittima si presenta sul posto lo aggrediscono a calci e pugni, fuggendo con duemila euro in contanti e un pc. A orchestrare la truffa con rapina sono stati due 17enni di Paullo, arrestati giovedì su richiesta della Procura dei Minorenni, ritenuti responsabili a vario titolo di una efferata rapina commessa a Paullo lo scorso 24 settembre ai danni di un 46enne di origine romena e residente a Verona. A incastrarli sono state le immagini delle telecamere, passate al setaccio dai carabinieri della stazione di Paullo.

La vittima, che aveva pubblicato in rete un annuncio per l’acquisto di criptovaluta, era stata contattata dai finti venditori, due amici minorenni di Paullo. È iniziata una lunga trattativa sul valore della valuta – sul mercato digitale l’oscillazione è continua, a inizio anno la valuta virtuale ha raggiunto il picco massimo di 33mila euro per bitcoin – pattuendo una certa cifra e la consegna di un acconto di duemila euro in contanti per poter dare avvio al trasferimento della moneta virtuale. Si erano scambiati il contatto e accordati su whatsapp, dandosi appuntamento a Paullo. Il 46enne si è presentato all’appuntamento con uno zaino contenente un computer e la mazzetta di banconote. I due ragazzi si sono prima accertati che l’acquirente avesse davvero portato il denaro richiesto, solo a quel punto lo hanno aggredito brutalmente colpendolo con calci e sferrandogli diversi pugni sul viso, fino a farlo cadere a terra. Dopo averlo tramortito, i 17enni gli hanno strappato dalla spalla lo zaino e sono fuggiti con i soldi, facendo perdere le proprie tracce. A dare avvio alle indagini è stata la denuncia del 46enne, che si è presentato in caserma raccontando tutti i dettagli dell’aggressione. I militari della Stazione di Paullo, dopo una serrata attività investigativa, sono riusciti a individuare i due responsabili a seguito di minuziosi accertamenti, basati anche sull’analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza e alla collaborazione della vittima.

I due giovani arrestati sono stati portati al Beccaria, il carcere per i minorenni di Milano, dove sono rinchiusi a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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