Comprare a San Siro ma senza svenarsi

Fa la coordinatrice per l’accoglienza di richiedenti asilo e a 36 anni si ritrova proprietaria di una casa recentissima in zona San Siro, il quartiere di Milano dove è nata. Tutto merito del social housing che propone – a chi possiede requisiti di reddito e residenza – appartamenti a prezzi più bassi del mercato. Elena Scichilone ha acquistato il suo alloggio nel complesso "Cenni di Cambiamento" di via Gabetti, dove vive col compagno 35enne Pierpaolo, impiegato, e due figlie di 2 e 6 anni. Per un trilocale da 80 metri quadri al terzo piano ha sborsato 236mila euro (gli appartamenti nuovi, nel quartiere, sono in vendita a 5 mila euro al metro quadro). Il distretto di social housing, uno dei primi a Milano realizzato nel 2013 da Redo Sgr con Fondazione Cariplo e altri enti, propone – oltre ad affitti a canone contenuto – anche il patto di futuro acquisto che consente di riscattare l’alloggio a chi ha una retribuzione lorda familiare inferiore a 90mila euro.

Come ha conosciuto il complesso di "Cenni di Cambiamento"?

"All’inizio come inquilina di casa condivisa, pagavo 350 euro per una stanza singola. Fra i vicini di casa ho conosciuto il mio futuro compagno… Sono rimasta incinta e ci siamo trasferiti in un monolocale a Corsico. Abbiamo resistito un anno e mezzo: la sede di lavoro, la famiglia, gli amici erano tutti a San Siro".

Poi?

"Una famiglia ha deciso di rinunciare a un appartamento all’interno di “Cenni“: col patto di libero acquisto siamo entrati nel 2018, e tra anticipo e un importo mensile di circa 1.100 euro, sono riuscita a rogitare nel novembre 2021".

I vantaggi del social housing? "C’è una rete fortissima fra vicini di casa. Scambi, iniziative. Il contesto è sicuro, viviamo con la porta aperta e i bambini scendono da soli per giocare nella corte al centro del complesso".

Annamaria Lazzari

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro