
Commemorazione Antonio Annarumma
Milano, 20 novembre 2019 - Nel cinquantesimo anniversario della sua morte, Milano rende omaggio ad Antonio Annarumma, il poliziotto del reparto celere ucciso a 22 anni durante gli scontri in via Larga il 19 novembre 1969, mentre era in servizio durante una manifestazione. Per ricordare Annarumma, una delle prime vittime degli anni di piombo, è stata organizzata una cerimonia commemorativa presso il III reparto Mobile di Milano alla presenza del capo della polizia, Franco Gabrielli, che ha deposto una corona in suo onore.
Presenti all'iniziativa anche il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo, il questore di Milano Sergio Bracco e il prefetto Renato Saccone, oltre a tutti i questori della Lombardia, comandanti provinciali, guardia di finanza Esercito e vigili del fuoco. Dopo la deposizione della corona, l'arcivescovo di Milano, Mario Delpini, ha celebrato la messa alla presenza dei familiari di Annarumma, la sorella Carmelina e i nipoti. "Dopo 50 anni non sappiamo ancora chi sia il colpevole - ha detto Carmelina Annarumma, sorella dell'agente ucciso - Però se ci sta ascoltando, vorrei dirgli che sono 50 anni che porta questo peso sulla coscienza e che ora si può ricordare che ha ammazzato un ragazzo di 22 anni. Mio fratello era una persona brava, sognava dei figli. Quando veniva a Monteforte era una gioia per noi. Eravamo quattro sorelle e lui l'unico maschio che avevamo. Ad Antonio piaceva stare nella polizia, era orgoglioso del suo lavoro, gli piaceva. Abbiamo appreso della sua morte dai carabinieri di Monteforte, all'inizio ci avevano detto che era grave, non che era morto. Abbiamo vissuto sempre male questa tragedia. Ora sono contenta, perché dopo 50 anni si ricorda ancora nostro fratello, anche se è sempre un dolore".