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Ricordi di Expo in vendita su Internet: fino a un milione di euro per una collezione

Brochure, oltre 800 foto, dépliants e altro materiale, un inserzionista milanese mette in vendita la sua collezione sull'esposizione universale in un sito compravendite online

Albero della Vita a Expo

Milano, 14 agosto 2016 -  "Regalatevi una fetta di expo unica, o aprite una mostra vista la quantità e la qualità del materiale, con la quale rientrare dell'investimento", scrive così un inserzionista milanese su un sito di compravendite online per pubblicizzare il suo mega archivio di dépliants, libri, gadget e altro materiale sull'esposizione universale milanese in vendita per un milione di euro.

"Ho anche scattato oltre 800 foto per tutti i padiglioni sia versione notturna che diurna, ma anche all'interno, per una visione totale di questa, probabilmente la migliore riuscita, esposizione universale. Sono ben accette visite senza impegno, per verificare lo stato della collezione. L'affare dato l'importanza si concluderebbe solo tramite un incontro tra le parti. Il prezzo della collezione è: 1 milione", aggiunge l'inserzionista.

E' passato oltre un anno da quando i primi "ricordi" di Expo hanno cominciato a comparire sulle bacheche internet: primi gadget ad essere messi in vendita, i kit dei volontari che avevavo terminato il loro periodo di lavoro sul sito, insieme con i biglietti a data fissa acquistati prima dell'inizio di Expo e inutilizzabili per imprevisti. A quasi dieci mesi dalla fine dell'esposizione, quegli annunci ci sono ancora, anzi moltiplicati in numero e varietà. Decine di offerte di spille e spillette, calendari, portachiavi, poster, medaglie, monete commemorative, francobolli, tazze e tazzine. Perfino i laccetti porta pass, a 5 euro l'uno (con il badge della cerimonia di chiusura fanno 100 euro).

Ci sono ancora i kit dei volontari (un'ottima offerta da Palermo a 3 euro il pezzo) e anche i biglietti inutilizzati "originali e ufficiali", che un venditore romano offre con la precisazione: "si intendono per collezionismo". C'è chi, da Verbania, vende per 10 euro una "bottiglia di birra etiopica acquistata ad Expo". Per chi vuol provare un sapore esotico? No, perchè la bottiglia è "ovviamente vuota ma perfettamente conservata". Sono ancora intatti invece, o forse scaduti, i confetti di una confezione di Tic Tac, con l'immagine di Foody, offerti da un inserzionista di Imola sempre a 10 euro. Un gadget dell'ambitissimo padiglione del Giappone, un ventaglio, si può acquistare da un visitatore milanese per 22 euro. Fra gli stakanov del Decumano però, la palma per chi prova a ricavare di più dalle ore passate in coda è l'inserzionista di Milano che offre materiale per "aprire una mostra", per un milione di euro.

La sua "collezione unica", si legge, "comprende la raccolta completa del settimanale 'viviexpo', 30 numeri (comprese 2 guide expo), in cui sono precisamente illustrati tutti gli eventi all'interno del sito expo, ma anche in tutta la città di milano. Altra raccolta completa quella di 'metroexpo', 16 numeri in cui personaggi importanti di milano, ma anche a livello internazionale come Michelle Obama o Andrea Bocelli, che sono Ambassador expo, esprimono le loro impressioni circa Expo, vengono anche illustrate iniziative nella città.  

A queste raccolte si aggiungono numerose brochure ufficiali di expo raccolte all' Expo Gate, ma soprattutto numerosi dépliant, raccolti in Expo, di vari padiglioni tra i quali: Angola, Ungheria, Germania, Svizzera, Kazakhistan, Bahrain, Corea, Indonesia, Polonia, Iran, Turchia, Enel's pavilion, Save the Children. Per i cluster sono presenti: Ghana, Yemen, Etiopia, Uganda, Eritrea, Costa d'Avorio, Togo, Ruanda, Camerun, Comunità caraibiche, Suriname, Madagascar, ST. Vincent and Grenadines, Albania, Republica Dominicana. Inoltre molti dépliant delle regioni italiane, Lazio, Puglia, Alto Adige, Trentino e di sponsor come Technogym, Citterio, Etihad.