Quasi 4 anni per intervento colecistectomia al San Raffaele, la denuncia di Aurelia

La direzione dell’ospedale: “Ritardi causati dalla pandemia”. Agnoletto (Medicina Democratica): “È solo l'ultimo caso di liste d’attesa impossibili”. Majorino: “Bertolaso intervenga subito”

ospedale San Raffaele

ospedale San Raffaele

Milletrecento giorni, quasi quattro anni di attesa. Tanti ne servono al San Raffaele di Milano per poter effettuare una colecistectomia, (videolaparocolecistectomia o VLC). Altro che liste d’attesa in sanità. Sembra impossibile nell’efficiente Lombardia ma è quello che appare nelle tabelle pubblicate sul sito della struttura sanitaria e che viene denunciato da Medicina Democratica, che ha ripreso il caso di una paziente, da mesi in attesa per una prestazione sanitaria in regime di servizio pubblico.

La denuncia

"E' questo l'ultimo caso di liste di attesa impossibili che abbiamo scoperto, in ordine di tempo, in seguito alla denuncia fatta dalla signora Aurelia” ha detto Vittorio Agnoletto, medico e conduttore della storica trasmissione sulla salute ”37e2”, in onda su Radio Popolare. Nel corso dell’ultima puntata del format è emerso il caso di Aurelia. “Abbiamo invitato l'assessore Guido Bertolaso ad intervenire in trasmissione ma nessuna risposta ci è arrivata”, ha aggiunto Agnoletto che vuol andare a fondo nella questione.

La vicenda

Una storia che ha dell’inverosimile, quella raccontata da Aurelia a ”37e2”. "Ad agosto 2020 ho avuto il primo episodio di coliche biliari - ricorda la paziente, da mesi in attesa di intervento -. Sono andata al pronto soccorso del San Raffaele, ma per via della pandemia ad ottobre sono stata messa in lista d'attesa, senza però una data precisa, per l'intervento di colecistectomia. I miei calcoli, di oltre un centimetro, non si possono sciogliere in nessun modo. Da allora ogni 6 mesi mi sottopongo a controlli, ma ancora nessuna data è prevista per l'intervento. Ho continue fitte, dolori, nausee, vomito. Ho chiesto quale fosse l'attesa per un intervento a pagamento: mi è stato risposto oralmente che tempi di attesa a pagamento non ce ne sono e che il costo era di 7.500 euro. A quel punto mi sono fermata perché non è giusto che un cittadino onesto, che paga le tasse non abbia diritto a un servizio sanitario pubblico che funzioni".

San Raffaele: “Ritardi causati dalla pandemia”

La replica della la direzione operativa dell'ospedale non si fa attendere. “Per questo specifico intervento, come per altri - si legge in una nota del San Raffaele -, la lista di attesa risente ancora dei ritardi causati dalla pandemia, che ha costretto l'ospedale San Raffaele a interrompere per diversi mesi, tutti gli interventi in elezione. L'intervento di colecistectomia è un intervento programmabile che non ha carattere di urgenza. L'ospedale San Raffaele fa presente che la lista di attesa dà sempre precedenza alle patologie che rivestono carattere di emergenza-urgenza”.

Majorino: “Inaccettabile attesa di 1.300 giorni”

La vicenda della signora Aurelia è destinata a far discutere. "Milletrecento giorni per una colecistectomia in una struttura privata convenzionata con il pubblico non ha ragione d'essere” commenta il capogruppo in Regione Lombardia Pierfrancesco Majorino. E incalza: “Stiamo parlando di 3 anni e mezzo di attesa. Una situazione a dir poco inaccettabile e che deve portare la Giunta Fontana a una rapida verifica con la struttura ospedaliera coinvolta. La situazione, è un dato di fatto, è scappata di mano - prosegue Majorino -. Lo è ancora di più quando la signora in attesa della cura si sente rispondere che pagando euro 7.500 non vi sono tempi di attesa. È una risposta offensiva nei confronti delle tante persone che onestamente pagano le tasse e lavorano, o hanno lavorato, che si trovano di fronte alla vergognosa incognita data dal fatto che l'unica prospettiva per farsi curare spesso è pagare. Ogni giorno della campagna elettorale - conclude il capogruppo in Regione Lombardia - abbiamo raccolto denunce e le abbiamo rilanciate dicendo che era arrivato il tempo di cambiare. Bertolaso deve immediatamente intervenire senza guardare in faccia nessuno. E domani chiederemo conto in aula di questa denuncia"

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