
Giovanni Cafaro mostra il contratto collettivo nazionale da codista
Milano, 2 settembre 2016 - Sono state un refrain dell’estate milanese: le lunghe code dei turisti per entrare al Duomo, causa controlli serrati delle forze dell’ordine all’ingresso. Ma per quanti vituperi si possano essere attirate da giapponesi e francesi, americani e tedeschi in fila con i loro cappellini o ombrellini per proteggersi dal sole, c’è un uomo, forse l’unico, per il quale rappresentano una vera e propria manna. Perché lui, di professione, fa il codista. Stiamo parlando di Giovanni Cafaro, salernitano ma da 12 anni residente in città. Ex consigliere a San Donato Milanese, un master alla Bocconi, aveva cominciato a lavorar nel settore del marketing, comunicazione e pubbliche relazioni. Poi la svolta: l’idea di fare le code per gli altri a 10 euro l’ora. Code all’Inps o all’Asl. Alle Poste, all’Agenzia delle Entrate o in banca. Lunghe attese che spazientirebbero chiunque ma che l’imprenditore salernitano è disposto a fare per voi.
Ma non di sola burocrazia vive Cafaro. Perché da poco si è dato anche alle code turistiche. E qui sta la prima novità. "Il mio contatto è pubblico – racconta – e alcuni visitatori stranieri mi hanno chiamato per fare la fila al Duomo al posto loro. Era una giornata di grande affluenza. E mentre loro facevano shopping, io ho preso i biglietti". Oltre al Duomo c’è di più, se le chiamate sono arrivate anche per altri servizi culturali. «ho ricevuto richieste per la Scala. Ho fatto code per i biglietti di un’opera o di un concerto. In qualche caso anche per i firmacopie in Mondadori o alla Feltrinelli». Di album e libri. Di cantanti, scrittori e vip. "Ho preso l’autografo anche da Belen Rodriguez", sorride Cafaro. Seconda novità, il primo codista d’Italia, che ha lanciato persino il Contratto collettivo nazionale per codisti e un corso di formazione, non è più così solo. "Finora ho avuto 300 allievi in tutta Italia, una decina su Milano. Le lezioni sono personali e online, tramite Skype".
La lezione via web costa 100 euro. Tra questi 300 allievi, "una trentina è stata assunta – assicura il maestro – a tempo indeterminato dalle aziende". Il codista torna utile alle imprese, perché può sbrigare incombenze, anche personali, al posto dei dipendenti che, così, non devono più assentarsi dal lavoro per andare a ritirare un certificato medico, un esame clinico o per svolgere qualsiasi commissione che richieda un permesso. Ad agevolare l’assunzione dei neo-codisti è il Contratto collettivo, che comporta sgravi fiscali per le aziende. E non manca, sul sito di Cafaro (www.giovannicafarocodista.it) un’agenzia di collocamento per i colleghi appena formati su tre possibili profili da lui stesso codificati: basilare, impiegato o professionista e consulente aziendale. Lui, per ora, rimane free lance. E continua a rispondere a chiunque richieda il servizio. Quando lo chiamano "a qualsiasi ora", è pronto a partire. Sempre che non ci siano altre code alla stessa ora.