Moroni
Alla fine qualsiasi mezzo si decida di usare, la vita del pendolare è sempre lastricata di ostacoli e di problematiche. In quasi dieci anni di spostamenti quotidiani per il lavoro ho provato tutti i mezzi. Esperienza negativa come pendolare Trenord. Esperienza mediocre in quanto utente Atm. A causa di un problema di salute al mattino alle 8 devo fare terapia strumentale e quindi decido di usare l’auto per andare da Caselle Lurani a Milano Bicocca: 30 km di delirio, code infinite, lavori ovunque e quasi due ore (e ripeto due ore) per arrivare a destinazione sia al mattino che alla sera. Troppo spesso non viene dibattuto il tema degli spostamenti in auto e di ciò che si affronta per arrivare in orario sul posto di lavoro. Quasi due ore per un percorso di 30 km lo trovo a dir poco imbarazzante e non si parla solo dei giorni (molti ultimamente ) in cui Atm effettua scioperi o di quelli di cattivo tempo, ma qui si parla di strade interrotte da troppo tempo, di cantieri eterni che non vedono mai la fine, di zero manutenzione stradale. Ormai il tempo che si trascorre in strada, qualsiasi mezzo si adoperi, è troppo e la qualità della vita anche per questo motivo si abbassa moltissimo, alzandosi molto prima al mattino per arrivare in tempo e arrivando molto tardi alla sera. Tempo sottratto agli affetti. Alla vita. E messo alla mercè dei rischi.
Elvezia Gamba
Caselle Lurani (Lodi)
Elvezia ci dà modo di ricordare (lo si dovrebbe fare più spesso) i pendolari su gomma. Un “popolo“ che ogni mattina si motorizza sapendo di dover sacrificare tempo agli affetti e alla vita. Tanto tempo impiegato per coprire brevi percorsi. Qualcosa che sa di beffa quotidiana.
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