Criminalità, Milano in testa: prima per furti e violenze sessuali. Ma reati giù del 12%

I dati del Ministero dell’Interno: 5.985 denunce ogni 100mila abitanti nel 2021

Polizia in piazza Duomo

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Milano si conferma in testa alla poco lusinghiera classifica delle province con più denunce di reati nel 2021. Con dati però in calo a due cifre percentuali rispetto al 2019, a conferma di un trend che fotografa una costante diminuzione nell’ultimo decennio. "I reati sono sempre troppi, ma sempre meno", verrebbe da sintetizzare, citando la frase del prefetto Renato Saccone alla conferenza stampa di marzo sull’andamento della criminalità all’ombra della Madonnina. In quell’occasione, l’analisi delle cifre riferite soltanto al capoluogo aveva cristallizzato un decremento del 15,08% rispetto al 2019 (il 2020 non viene preso in considerazione come pietra di paragone per via dell’esplosione della pandemia e delle restrizioni anti-contagi) e del 28,92% rispetto al 2011, pur registrando un incremento su base biennale di alcune particolari fattispecie (rapine, violenze sessuali e truffe informatiche).

Il confronto

Se allarghiamo il campo all’intera Città metropolitana, come ha fatto il Sole 24 Ore sulla base dei numeri estratti dalla banca dati interforze del Dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno, il calo si attesta all’11,8%; e l’istantanea che ne emerge è tutto sommato in linea con quanto raccontato sei mesi fa. D’altro canto, nel confronto con le altre 106 province italiane, Milano risulta seconda in numeri assoluti per reati denunciati (193.749 contro i 205.053 registrati nella Capitale) e prima come indice di criminalità, vale a dire come numero di denunce ogni 100mila abitanti: 5.985,3. A completare il podio ci sono Rimini (5.502,3) e Torino (5.057,1), con altre grandi città come Bologna (4°), Roma (5°) Firenze (7°) e Napoli (10°) nella top ten. Ovviamente, è bene precisarlo, tutte le statistiche che riguardano la sicurezza si basano sulle denunce dei cittadini. E più denunce non fa necessariamente rima con più insicurezza, anche perché ci sono diversi fattori di cui tenere conto prima di snocciolare e confrontare le cifre: la propensione degli abitanti a rivolgersi alle forze dell’ordine; la percezione più o meno positiva sull’efficacia del presidio istituzionale in un determinato territorio; e il minore o maggiore afflusso di persone che scelgono una città per trascorrerci un periodo di vacanza (e che spesso, come emerso di recente anche dalle indagini sulle batterie di predoni di orologi in centro, finiscono nel mirino).

Sul podio per i furti

Un aspetto, quest’ultimo, che ad esempio può contribuire a spiegare il dato sulle prime tre posizioni nella classifica dei furti: in vetta ci sono proprio Milano (2.943 denunce ogni 100mila abitanti), Rimini (2.702,8) e Roma (2.430,7), tre tra le principali mete turistiche italiane. Se entriamo nel dettaglio delle casistiche, vediamo che Milano è seconda per furti con strappo dopo Napoli (56,6 denunce ogni 100mila abitanti contro 57,6), prima per furti con destrezza (666 ogni 100mila abitanti davanti alle staccatissime Rimini con 444,3 e Roma con 408,1), prima per furti in esercizi commerciali (davanti a Parma e Bologna) e prima per furti su auto in sosta (davanti a Roma e Prato). Capitolo rapine. La provincia meneghina è seconda dietro Rimini, con un indice ogni 100mila abitanti pari a 103,4 denunce; in particolare, è seconda per colpi in esercizi commerciali (dietro Torino e davanti a Bologna), decima per raid in istituti di credito e seconda per rapine su pubblica via (66,7 denunce ogni 100mila abitanti, dietro Rimini e davanti a Napoli). Fin qui le denunce per reati da strada, che più di altri contribuiscono ad abbassare la percezione di sicurezza nella popolazione.

Prima per violenze sessuali

Passiamo ai numeri sulle violenze sessuali: Milano è al primo posto come numeri assoluti (477 contro i 371 casi di Roma e i 217 di Torino), ma è settima come indice ogni 100mila abitanti (14,7) dietro Trieste, Bologna, Imperia, Rimini, Belluno e Asti. Chiudiamo con altre due statistiche a loro modo significative: Milano è terza come indice per le denunce di associazione a delinquere (prima in numeri assoluti con 96) e sesta per truffe e frodi informatiche (prima in numeri assoluti con 22.624 davanti a Roma e Napoli). "È chiaro che il tema della gestione della sicurezza c’è e che va affrontato con intensità, come in tutte le grandi città – il commento del sindaco Giuseppe Sala –. Tuttavia, come mi hanno detto anche prefetto e questore, alla fine una parte significativa dei crimini ha portato all’identificazione di un responsabile, grazie al fatto che i milanesi denunciano".

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