
di Massimiliano Mingoia
Giuseppe Sala scende dal 52° all’81° posto nella classifica dei sindaci delle grandi città e ottiene il 49% dei consensi, 2,3 punti percentuali in meno rispetto al dato dell’elezione nel 2016 (51,7%) e 4,4% in meno rispetto al dato del 2020 (53,4%). Parliamo dell’edizione 2021 della “Governance Poll’’, una ricerca di Noto Sondaggi pubblicata ieri dal Sole 24 Ore. I numeri arrivano in piena campagna elettorale per le elezioni comunali d’autunno e scatenano la bagarre. Il quotidiano economico fa notare che "a Milano Beppe Sala si ferma per la prima volta sotto il 50%".
Insomma, il primo cittadino targato centrosinistra non avrebbe più la maggioranza dei consensi dei milanesi. Meglio usare il condizionale, perché i sondaggi, si sa, non sempre ci azzeccano. Il numero uno di Palazzo Marino, naturalmente, spera che sia proprio così: "Io non ho mai commentato i i sondaggi. Quello che conta è quello che succederà presumibilmente il 10 ottobre alle elezioni". L’unico risultato che conta sono i voti dei milanesi, certo, ma il trend segnalato dal Governance Poll accende le speranze dei partiti di centrodestra di poter riconquistare Milano dopo dieci anni di governo progressista, prima con Giuliano Pisapia e dopo con Beppe Sala. Uno dei primi a dar fuoco alle polveri è il segretario della Lega Matteo Salvini: "Spiace vedere le grandi città d’Italia come Milano, Roma, Napoli, Torino, Palermo in fondo alla classifica mal gestite e bistrattate. È ora di cambiare". Il capogruppo di Forza Italia in Comune Fabrizio De Pasquale, subito dopo, nota: "Lo scarsissimo risultato di Sala nel sondaggio del Sole 24 Ore attesta che i milanesi non credono più alle promesse e al marketing sfrenato del sindaco. Nonostante una macchina della propaganda degna dell’Istituto Luce, Sala viaggia in zona retrocessione: il fatto che il 51% dei milanesi sia scontento riconferma che il centrodestra è in vantaggio prima di aver presentato il suo candidato". L’europarlamentare di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza rincara la dose: "Questo risultato imbarazzante evidenzia ancora una volta il fallimento di Sala e della sua giunta. Evidentemente i milanesi sono stufi del degrado, dell’insicurezza, della politica ideologica che sta distruggendo la mobilità della città e di un marketing di facciata ma senza sostanza, che dimentica le periferie e le esigenze quotidiane dei cittadini. Questa è la conferma che la partita a Milano è aperta e che il centrodestra può vincere".
Nello stesso sondaggio del Sole 24 Ore, ma sui presidenti di Regione, il governatore lombardo Attilio Fontana si piazza al 10° posto con il 48%, guadagna il 2,7% rispetto all’indagine dello scorso anno e si riavvicina ai livelli dell’elezione del 2018.