ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Citterio e Corti, un’amicizia solidale

L’imprenditore e il medico, compagni al liceo, da 60 anni collaborano a sostegno di un ospedale in Uganda

di Roberta Rampini

È una storia di straordinaria amicizia e solidarietà nata sui banchi di scuola del liceo, quella tra Enrico Citterio, della nota azienda di salumi di Rho, e Piero Corti, pediatra e fondatore della omonima Fondazione. Una storia che dura da sessant’anni per supportare l’ospedale St. Mary’s Hospital Lacor, più noto come Lacor Hospital, in Uganda.

Dopo due anni di stop a causa della pandemia, quel legame torna in prima linea, questa volta contro il Covid-19. La Citterio, infatti, parteciperà oggi a una giornata dedicata alla solidarietà e alla raccolta di fondi per la struttura africana, all’interno dell’evento “Il futuro al centro“ in programma all’Abbazia Mirasole di Opera.

"È un’amicizia di lunga data quella che lega il nome Citterio alla Fondazione Corti. Anzi di più: un legame fraterno – racconta Dominique Corti, presidente della Fondazione Corti –. L’impegno di Citterio va oltre il sostegno economico che l’azienda garantisce al Lacor da quando, nel 1961, i miei genitori hanno cominciato a lavorare alla realizzazione del loro sogno: curare i più vulnerabili".

Il primo cargo aereo inviato in Uganda da Citterio sessant’anni fa conteneva attrezzature e materiale indispensabile a potenziare l’ospedale dove Piero Corti lavorava come pediatra.

"Dal 1961 a oggi l’ospedale Lacor ha dovuto affrontare quasi 30 anni di guerra e povertà estrema, mentre la sua missione è sempre stata di offrire cure accessibili a tutti, specialmente ai più bisognosi, soprattutto donne e bambini – fanno sapere dalla Citterio –. La solidarietà e la responsabilità sociale sono tra i valori fondanti della nostra azienda e per questo motivo cerchiamo di fare tutto il possibile per aiutare la Fondazione nel suo straordinario lavoro".

In questi mesi il Lacor Hospital ha dovuto affrontare le sfide della pandemia. Unico ospedale nel Nord Uganda ad avere un importante impianto di produzione e distribuzione dell’ossigeno, si è rivelato fondamentale per la salute della popolazione.

Il contributo di chi parteciperà all’iniziativa solidale all’Abbazia Mirasole andrà a sostegno delle attività dell’ospedale, che ogni anno assiste e cura 250mila pazienti, forma fino a 700 studenti che si avviano a professioni sanitarie e dà lavoro a oltre 700 dipendenti, tutti ugandesi.

Citterio ci sarà con i suoi prodotti e il suo personale per dare una mano nella gestione dell’evento. Il ristoro offerto dalla storica azienda rhodense consentirà di raccogliere fondi per l’ospedale.