
Clima teso, per garantire la sicurezza tutta la zona è rimasta a lungo blindata dalle forze dell’ordine. Il sindaco: omaggio dovuto a un giovane studente milanese colpito a morte da avversari politici.
Tre piazze, tre posizioni. Nonostante le intenzioni del presidente del Senato Ignazio La Russa, l’intitolazione dell’area di via Frova a Sergio Ramelli tutto è stata fuorché un esempio di "pacificazione nazionale". Si divide la politica, si divide la città, si divide anche il centrosinistra con le bandiere di Avs e Rifondazione in via Mariani, insieme al Collettivo 20099, e gli altri simboli in piazza Italia, con Anpi, Aned e associazioni. Una giornata lunga e complessa per Cinisello, con un centro storico blindato e Il Pertini chiuso in anticipo. "Siamo stati fin troppo sobri. Ora e sempre Resistenza", si leggeva sullo striscione in via Mariani. "Via i fascisti dai quartieri", "Nessun titolo, spazio, piazza ai fascisti", "Il fascismo non è mai morto. La Resistenza continua" sui cartelli. Poi i cori: "Fascisti, carogne, tornate nelle fogne". "Siamo qui perché non ci riconosciamo in questa intitolazione - ha spiegato il Collettivo -. Sta andando in scena un nuovo capitolo il centrodestra vuole cancellare la storia partigiana e riscrivere la memoria pubblica di quella straordinaria stagione di conflitto e rinnovamento sociale che furono gli anni ’70, quando furono conquistati i più avanzati diritti civili, sulla casa, sul lavoro. È giusto che la memoria sia divisiva perché non abbiamo nulla da condividere con chi sognava uno Stato autoritario e la svolta militare".
“Nessuno spazio per l’odio“ diceva invece il presidio di piazza ItaliaAnpi e Aned in piazza Italia spiegano: "Abbiamo espresso il nostro dissenso non perché sia in discussione il rispetto per le vittime e le loro famiglie, ma perché è doveroso interrogarsi sul significato politico e simbolico che un’amministrazione sceglie di attribuire agli spazi della città. E strumentalizzare tragedie per riscrivere la storia è inaccettabile". In via Frova, da ieri, Ramelli ha una targa e una piazza dedicata. "Ricordiamo un giovane studente milanese, barbaramente ucciso 50 anni fa per le sue idee - ha detto il sindaco Giacomo Ghilardi -. La targa vuole essere un invito a conoscere e ricordare".