Cinisello, bilancio della pandemia: oltre duecento decessi

Il Covid-19 è ben impresso nelle statistiche dell’anagrafe: il picco nel primo lockdown fra marzo e aprile

Nel 2020 la differenza è di ben 217 decessi in più concentrati fra marzo e aprile

Nel 2020 la differenza è di ben 217 decessi in più concentrati fra marzo e aprile

Cinisello Balsamo (Milano), 8 gennaio 2021 - Oltre duecento morti in più e 46 nuovi nati in meno. L’impronta del Covid-19 è ben impressa nelle statistiche dell’anagrafe di Cinisello Balsamo, la città lombarda che ancora oggi figura tra quelle più colpite dalla pandemia. L’inizio di un nuovo anno è come sempre tempo di bilanci, è quello relativo al 2020, come c’era da attendersi, non è per nulla positivo. Non soltanto perché il registro anagrafico certifica in modo indelebile la sofferenza e il dolore inferti dal Coronavirus alla popolazione, ma anche perché l’incertezza sul futuro e la crisi economica sembrano aver influito anche sulle nascite, facendo segnare un tasso di natalità negativo come non lo si era mai visto in passato. Nel 2019 l’anagrafe aveva registrato 734 cittadini deceduti, mentre nel 2020 che si è appena concluso, il numero di morti è salito a 951. La differenza è di ben 217 decessi in più, concentrati proprio in quei mesi nei quali il Coronavirus ha colpito più duramente l’Italia e di conseguenza anche Cinisello Balsamo.

Basti pensare che nei mesi di marzo e aprile, in occasione del primo lockdown, la città ha fato registrare un punta di morti di 107 nel primo mese e di 106 nel secondo. Contro una media degli ultimi 5 anni che si attestava intorno ai 60 decessi. L’incremento è stato di quasi il 100% rispetto all’anno precedente e del 90% rispetto alla media degli ultimi 5 anni. Una tendenza negativa che è proseguita per tutti i mesi successivi e che è tornata a registrare un picco preoccupante nel mese di ottobre, quando i decessi sono stati 75 con un nuovo incremento del 22 per cento. L’andamento negativo dei decessi era piuttosto prevedibile a causa della violenza con cui la pandemia ha colpito questo territorio: si pensi che Cinisello è seconda per numero di contagi in provincia di Milano, alle spalle solamente di Milano. Il numero totale di positivi aggiornato ad oggi è di 5.183 persone, con un tasso di 6,86 per cento contro una media provinciale del 5,44 per cento. Non era, invece, altrettanto prevedibile il calo della natalità che restituisce l’immagine di una città ancora più "anziana". Lo scenario di incertezza ha portato a un netto calo delle nascite passate da 617 a 561 in un solo anno. Negli ultimi anni il trend delle nuove nascite era piuttosto stabile sopra quota 600, anche se in etto calo rispetto ai primi anni 2000 quando i nuovi cinisellesi erano più di 700 ogni anno. Negli ultimi 5 anni Cinisello ha perso 900 iscritti alla anagrafe che si sono trasferiti in altri comuni italiani. Tra questi la maggioranza sono giovani che hanno trovato casa altrove. Controtendenza è il numero di cittadini stranieri iscritti all’anagrafe: in 10 anni sono passati da 9mila a circa 15mila e rappresentano ormai il 20 per cento della popolazione residente.

 

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