MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Il Cinema Apollo chiuso per sempre, arriva Apple. "La tristezza diventi energia positiva"

Code nel giorno dell’addio. E c’è chi scatta selfie con l’insegna. "Le porte di Apollo si chiudono ma si aprono quelle di Palazzo del Cinema Anteo e di un nuovo cinema a Citylife"

L'ingresso del cinema Apollo con il tipico colore arancione

Milano, 16 gennaio 2017 - «Davvero chiude? Sono venuta apposta, sapendo che è l’ultimo giorno». Fuori dal cinema Apollo la coda si allunga e regala i commenti più disparati, amplificati tra le pareti di marmo all’ingresso. Domenica sera. Non una come tante, perché è l’ultima per il multisala della Galleria de Cristoforis. Lo schermo si spegne per sempre. «The end» per i film da grande pubblico e d’autore, fino a ieri proiettati nelle cinque sale. Al suo posto arriverà un Apple store. Un destino che non è cambiato nonostante 15mila firme raccolte per salvarlo. E così chiude i battenti l’ennesimo cinema del centro storico. Fine triste che non ha risparmiato il Pasquirolo, l’Excelsior, l’Ambasciatori, solo per citarne qualcuno. La lista è lunga. Come la coda dei clienti.

«Ma è sempre così, la domenica. Non solo oggi perché è l’ultimo giorno», dicono i dipendenti. «E fa rabbia – sussurrano i clienti – sapere che un’attività chiude anche se va bene, se è apprezzata». Ma ieri c’erano più sorrisi che lacrime: un film, dopotutto, serve anche a mettere da parte la tristezza. «Non sono contento di quello che sta succedendo. Mi fa piacere che arriverà l’Apple store in centro ma era proprio necessario sacrificare un cinema?», dice Marco Zucchetti. «Purtroppo – continua Mario Manca – Milano perde un altro pezzo di storia. Qui si veniva anche per gustarsi rassegne particolari». Tanti con le tessere in mano si chiedono cosa ne dovranno fare. «Io sono un habituè, questo cinema è molto bello, vicino al Duomo, con proiezioni adatte a diversi gusti», sottolinea Frida Pifferi. Tra i film in programma ieri, Captain Fantastic di Matt Ross (premio per la miglior regia al 69° Festival di Cannes) e Il medico di campagna di Thomas Lilti. Tanti si fermano anche solo a salutare i dipendenti un’ultima volta o a scattarsi selfie davanti all’insegna. Anteo spa, socio al 50 per cento nella gestione del cinema Apollo, ringrazia con una nota scritta: «Per noi di Anteo è stato un cambio di rotta doloroso, in controtendenza con l’intento di promuovere la cultura del cinema e di crescere insieme al nostro pubblico». Ancora: «Ringraziamo gli spettatori per l’affetto dimostrato in questi dodici anni, ognuno di loro ha saputo darci qualcosa, dalla costante affluenza alle sale, alla petizione per salvare Apollo». Ma si va avanti con ottimismo: «Le porte di Apollo si chiudono ma si aprono quelle di Palazzo del Cinema Anteo e di un nuovo cinema a Citylife. Vogliamo che il dispiacere si converta subito in energia positiva, costruttiva».