Chi era Wang Ruiming, detto Paolo, il titolare del bar Milano ucciso a colpi di pistola

Sposato e con un figlio di 9 anni. Il locale di via Bessarione al Corvetto era già stato chiuso per questioni di ordine pubblico

Si chiamava Wang Ruiming, 35 anni di origini cinesi, ma da tutti era conosciuto come Paolo, il titolare del bar Milano ucciso stamattina a colpi di pistola nel suo locale alla periferia di Milano, nel quartiere Corvetto, in via Bessarione 42 all'angolo con piazzale Angilberto II.

Da diversi anni in Italia l'uomo, abitava a pochi metri dal bar insieme alla moglie e a un figlio piccolo di nove anni.

In passato era stato chiuso temporaneamente per tre volte il Bar Milano, teatro dell'omicidio avvenuto qesta mattina, lunedì 19 dicembre. Nel 2014, 2017 e 2018 la questura aveva notificato a Wang Ruiming, titolare 35enne del locale, la sospensione per 15 giorni della licenza. In tutti i casi il provvedimento amministrativo era stato motivato per questioni di ordine pubblico in quanto il bar era stato oggetto di interventi delle forze dell'ordine per questioni di spaccio e perché frequentato da clienti pregiudicati.

Era Paolo (così lo chiamavano tutti) a conservare le palline nel locale: per le partite a cielo aperto ci si rivolgeva a lui. "Era qui da almeno 6 anni. Aveva una moglie e un figlio di 9 anni, una persona gentile e benvoluta nel quartiere", dicono altri commercianti. Stamattina era da solo nel locale, "aveva aperto da poco". Quattro vetrine affacciate sulla piazzetta, un locale frequentato dalla gente del quartiere. "Anche balordi", i commenti.

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